“Buonasera, mi sono imbattuta in questa pagina in un momento davvero difficile della mia vita e, pur senza saperlo, poco a poco ho preso coscienza che anche io ero nella trappola di un narcisista (vittimista patologico, per l’esattezza).
Vorrei condividere (restando però anonima) un po’ della mia storia per aiutare chi ancora è bloccato nelle sabbie mobili.
All’inizio della crisi di coppia, è stato lui ad allontanarmi e in quella solitudine (dapprima imposta, come sempre) ho iniziato a riscoprire me stessa, a svegliarmi da un coma e ho trovato la forza di spezzare il legame malato.
Ho resistito a tutte le accuse, a tutti i ricatti affettivi, a tutte le offese, come un albero flagellato dallo tempesta, sono rimasta saldamente ancorata alle mie radici aspettando che la tempesta finisse e quando il vento si è placato, io ero ancora in piedi.
C’è un brano di Carmen Consoli, Blu Notte, che mi ha costantemente accompagnata nei tredici anni e mezzo più lunghi e bui della mia vita. Lo ascoltavo di nascosto, a volte anche di nascosto da me stessa, perché la vittima di un narcisista racconta prima a se stessa e poi agli altri di aver trovato la persona giusta, anzi! La persona migliore sulla faccia della terra, e fa in modo che tutti amino il suo carnefice perché coglie anche nell’approvazione altrui la forza per sopportare ancora. Le parole di questo brano bruciavano sulla mia pelle, sulle ferite dell’anima che leccavo segretamente e tenevo ben nascoste indossando ogni giorno una maschera sempre più stretta, che ha finito per soffocarmi. “…come se non bastasse l’aver rinunciato a me stessa, come se non bastasse tutta la forza del mio amore…e non ho fatto altro che sentirmi sbagliata ed ho cambiato tutto di me perché non era abbastanza, e l’ho capito soltanto adesso… che avevi paura”
Perché in realtà, il narcisista teme la nostra forza, la nostra spinta verso la libertà, ben conscio che una volta volate via dalla torre in cui ci aveva imprigionate, non torneremo più e lui non avrà più di che cibarsi e dovrà impegnarsi a trovare nuova linfa di cui nutrirsi. E un narcisista è anche tanto pigro, non ha voglia di darsi da fare più di tanto.
Consiglio a tutte le persone che hanno sofferto come me o che soffrono ancora, di ascoltare questo brano, almeno una volta.”
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una lettrice della pagina
una di Noi che ringrazio per aver condiviso il suo doloroso ma meraviglioso vissuto ❤
Ciao, chiarissimo il tuo racconto. Mi ha catapultato verso I miei 25 anni di up and down che si susseguivano come cellule impazzite. Mentre lui mi continuava a dire che ero pazza mentre ai suoi amici diceva che ero in gamba, sono scoppiata di stanchezza e l’ho lasciato. Ancora me lo rinfaccia.
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