Madri narcisiste

Il genitore narcisista distruttivo mette al mondo un figlio affinché diventi una sua estensione. Si tratta di qualcosa di nascosto e di invisibile come il linguaggio del corpo, alcuni sguardi di disapprovazione, il tono della voce. E’ molto intimo ma al contempo potente. Diventa parte del/la bambin@. (Chris)

figli come estensioni narcisistiche

La madre narcisista

Caratteristiche delle madri narcisiste:

1. Tutto ciò che fa non si può mettere in discussione, c’è sempre una una spiegazione o una scusa. Le crudeltà sono giustificate come atti d’amore. Azioni aggressive o ostili sono camuffate da attenzioni. Le manipolazioni egoistiche vengono presentate come doni. Critiche e calunnie vengono astutamente esibite come preoccupazioni. Solo lei vuole il tuo bene, solo lei ti vuole aiutare, raramente ti dice apertamente che pensa che tu sia inadeguato. Invece, ogni volta che le dici di aver fatto qualcosa di buono, lei controbatte, dicendoti che ciò che ha fatto tuo fratello o tua sorella, è migliore di ciò che hai fatto tu, o semplicemente ti ignora, oppure se ne tira completamente fuori, senza dire nemmeno una parola e nel giro di poco tempo fa qualcosa di crudele nei tuoi confronti, così tu capisci che devi sottometterti. Lei magistralmente separerà la causa (la tua gioia è il suo completamento) dall’effetto (rifiutandoti di prestarle la macchina per andare alla cerimonia di premiazione) chi non ha vissuto questo suo abuso per svariato tempo, non crederebbe mai possa esistere una relazione simile. Molte delle sue critiche sono semplicemente dei paragoni. Ti dirà di quanto sia meraviglioso qualcun altro o che splendida professione abbia, o ti dirà di come quest’altra persona sia riuscita a fare ottimamente ciò che hai provato a fare anche tu ed elogerà i suoi risultati ed il confronto lo lascerà a te. Lei farà in modo che tu possa pensare di non essere all’altezza, senza dirti nemmeno una parola. Ti rovinerà il piacere di qualcosa, congratulandosi con te, usando un tono arrogante e invidioso, che ti trasmette la sua infelicità, ancora una volta incontrastabile. E’ impossibile confrontarsi con qualcuno che adotta quel timbro di voce, quel genere di comportamento e ti guarda in quel modo, ma una volta che ti sei abituato all’idea di avere una madre narcisista, lei può prometterti terribili punizioni, senza dirti nemmeno una parola. Il risultato è che tu hai sempre paura, ti senti sempre dalla parte del torto e non puoi mai contraddirla, perché il suo abuso è parte di una campagna permanente di controllo e anche perché lei è attenta a rendere razionale il suo abuso. E’ così difficile spiegare agli altri questo suo atteggiamento. Lei è sempre attenta a come e a quando innestare i suoi abusi. Lei è molto riservata e questa è una caratteristica di quasi tutti i manipolatori (“Non lavare i tuoi abiti sporchi in pubblico!”) e ti punirà, se dirai a qualcuno quello che ti ha fatto. I tempi e i luoghi per i suoi abusi peggiori sono ben scelti, in modo che nessuno possa mai intervenire, nessuno sentirà o vedrà il modo in cui si comporta. In pubblico invece appare completamente diversa. Ti criticherà davanti agli altri e ti svaluterà sempre, cercando di introdurre nel discorso pettegolezzi maligni, giustificandosi poi, dicendoti di essere preoccupata per te, di amarti e capirti. (“Sapessi come mi dispiace per la povera Cynthia, sembra che stia passando un così brutto periodo, non so proprio cosa potrei fare per lei”). La conseguenza è che i figli dei narcisisti universalmente riferiscono che nessuno li creda (“Ti dico che lei parla sempre di te, con la massima attenzione”). Purtroppo i terapeuti, date le azioni confutabili del narcisista, difendono il genitore e spesso si pongono in difesa del narcisista, rafforzando il tuo senso di isolamento e di impotenza. (“Sono sicuro che lei non avesse quella intenzione! “)

Madre narcisista

il controllo serrato della madre narcisista

2. Lei viola i tuoi confini. Tu ti senti come una sua estensione. Le tue cose sono date via senza il tuo permesso, a volte di fronte a te. Il tuo cibo viene mangiato direttamente dal tuo piatto o servito ad altri dal tuo piatto. I tuoi beni possono esserti tolti senza altra ragione se non il fatto che non sono mai stati tuoi. Il tuo tempo viene organizzato senza consultarti e ti vengono addebitate opinioni che vengono anche espresse per te. (Lei AMA andare alle feste. Lui non vorrebbe mai qualcosa di simile. I mandarini cinesi non le piacerebbero). Si discute di te in tua presenza come se tu non ci fossi. Lei prende nota delle tue funzioni corporali e ti umilia divulgando le informazioni da lei raccolte, specialmente quando ciò possa essere usato per dimostrare la sua devozione e per evidenziare il proprio martirio a causa dei tuoi bisogni (“Anche Mike aveva quel problema di minzione frequente, solo che il suo caso era molto peggiore. Ero così preoccupata per lui!). Non ti è dato sapere cosa voglia dire godere di privacy nel bagno o nella tua camera da letto, poiché lei controlla regolarmente le tue cose. Lei fa domande da impicciona, ficca il naso nelle tue email/lettere/diari/conversazioni. Vorrà sempre scavare nei tuoi sentimenti, specialmente quelli dolorosi ed è sempre alla ricerca di informazioni negative su di te, che possano essere usate contro di te. Spesso agisce contro il tuo volere espresso. Tutto ciò è fatto senza apparente imbarazzo o considerazione. Qualsivoglia tentativo di autonomia da parte tua è duramente opposto. Normali riti di passaggio (imparare a radersi, truccarsi, uscire con qualcuno) sono permessi con riluttanza solo se tu insisti, e tu vieni punito per la tua insistenza (“visto che sei abbastanza grande per vederti con qualcuno, credo tu sia grande abbastanza per pagarti i tuoi vestiti”). Se richiedi abiti/pettinatura appropriati alla tua età, controllo sulla tua vita o diritti, tu sei difficile e lei ridicolizza la tua “indipendenza”.

capro espiatorio

capro espiatorio

3. Lei fa favoritismi. Le madri Narcisistiche comunemente scelgono un (a volte più d’uno) bambino che sia il bambino d’oro e un altro (a volte altri) che sia il capro espiatorio. La narcisista si identifica col bambino d’oro e gli/le concede privilegi fintantoché il bimbo d’oro faccia esattamente quello che vuole lei. Tutti in famiglia devono assiduamente prendersi cura del bambino d’oro. Il capro espiatorio non ha esigenze, anzi deve prendersi cura. Il bambino d’oro non può fare alcunché di sbagliato. Il capro espiatorio ha sempre colpa. Questo crea divisioni tra i bambini, di cui uno ha grandi aspettative circa la saggezza e bellezza della madre e l’altro/gli altri che la odiano. Questa divisione verrà incoraggiata dalla narcisista con menzogne e atteggiamenti apertamente scorretti ed imparziali. Il bambino d’oro difenderà la madre e indirettamente perpetuerà l’abuso trovando scuse per incolpare il capro espiatorio delle azioni materne. Il bambino d’oro potrebbe anche farsi carico direttamente dei compiti narcisistici della madre abusando fisicamente del capro espiatorio, cosicché la madre non debba farlo da sé

4. Cerca in ogni modo di indebolirti. Riconosce i tuoi successi solo nella misura in cui può trarne qualche vantaggio. Ignora o sminuisce qualsiasi tuo successo o risultato raggiunto se non riesce a ricavarne qualcosa per sé. Ogni volta che ti trovi centro dell’attenzione e lei non ci riesce, cerca semplicemente di evitare la cosa: o non si presenta, o se ne va presto, o si comporta come se si trattasse di una cosa di poco conto, o ti ruba il centro della scena, o ancora snocciola piccoli e velenosi commenti su come qualcun altro avrebbe fatto la stessa cosa molto meglio di te, o sul fatto che avresti potuto fare di più. Cerca di indebolirti anche sollevando problemi o rendendosi particolarmente sgradevole appena prima di un tuo impegno importante. Si comporta in modo rabbioso se deve sostenerti in un tuo progetto, oppure si rifiuta direttamente di fare anche le più piccole cose per aiutarti. È acida con te su cose collegate marginalmente al tuo successo, in modo che la gioia per quanto hai realizzato sia appannata, e questo senza che lei abbia mai detto nulla di diretto! Non importa di quale successo si tratti: lei deve comunque “abbassarti la cresta”.

5. Ti sminuisce, ti critica e ti denigra. Ti fa capire nei modi più sottili che ti ritiene inferiore rispetto ai tuoi fratelli o in generale al resto delle persone. E se ti lamenti con lei di come ti tratta qualcun altro, prende immediatamente le sue parti anche se non l’ha mai sentito nominare. In realtà non le importa niente di questa persona o del fatto che le tue recriminazioni siano giuste. Vuole solo che tu ti convinca di non avere mai ragione. Ti indirizza stoccate generiche praticamente impossibili da rispedire al mittente (e sempre pronunciate in tono amorevole e preoccupato): “Sei sempre stata una persona difficile”; “Amarti è davvero un’impresa”; “Non sei mai stata in grado di portare a compimento qualcosa”; “È stata dura vivere con te”; “Sei la solita fonte di problemi”; “Nessuno può competere con te su quello che combini.”

gaslighting

gaslighting

6. Lei ti fa sembrare pazz@. Se cerchi di confrontarti con lei su qualcosa che ha fatto, lei dirà che hai “un’immaginazione molto vivida” (questa è una frase comunemente usata dagli abusanti di tutti i tipi per invalidare la tua sperimentazione dei loro abusi) che tu non capisci di cosa stia parlando, o che lei non ha idea di cosa tu stia dicendo. Lei affermerà di non ricordare eventi molto importanti, chiaramente negando addirittura che essi siano mai accaduti, né ammetterà qualsiasi possibilità che essa possa avere dimenticato. Questa è una tattica estremamente aggressiva ed eccezionalmente infuriante chiamata “gaslighting” comune a tutti gli abusanti di qualunque genere. La tua percezione della realtà è continuamente messa in discussione al punto che tu perderai fiducia nelle tue intuizioni, nella tua memoria, nella tua capacità di ragionamento. Questo fa di te la migliore vittima dell abusante. Routine del gaslighting narcisista. Il narcisista sia insinuerà sia dirà apertamente che sei instabile, altrimenti non crederesti queste cose ridicole, assurde o non saresti così poco collaborativo. Tu sei insensibile. Tu sei completamente irragionevole. Tu sei iper reattivo, come sempre. Ti parlerà ancora quando ti sarai calmato e non sarai così irrazionale/insensato. potrebbe persino identificarti come psicopatico come un essere con problemi neurologici. Una volta che lei ha costruito queste fantasie sulle tue patologie emotive, dirà agli altri di queste, sempre presentando le sue diffamazioni come espressioni di preoccupazione e dichiarando sempre il suo inutile vittimismo. Non farà nulla. Non ha idea del perché tu sia così irrazionalmente arrabbiato con lei. Tu la ferisci terribilmente. Lei pensa che tu abbia bisogno di psicoterapia. Lei ti ama tanto e farebbe qualunque cosa per farti felice, ma non sa proprio cosa fare. Tu la tieni distante e la allontani quando l’unica cosa che vorrebbe fare è aiutarti. Lei ha contemporaneamente assolto se stessa da ogni responsabilità della tua evidente antipatia verso di lei, implicando che c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato in te che ti fa provare rabbia per lei, determinando così credibilità a chi la ascolta. Lei gioca il ruolo di madre perfetta e impeccabile e nessuno crederà più a te.

7. Lei è invidiosa. Ogni volta che ottieni qualcosa di bello lei si arrabbia e ti invidia e la sua invidia sarà apparente quando ammirerà qualsiasi cosa essa sia. Cercherà di ottenerla da te, di rovinarla, o di ottenere di meglio per lei. Cerca sempre di trovare il modo di ottenere ciò che hanno le altre persone. L’invidia delle madri narcisiste spesso include competizione sessuale con le figlie o la nuora. loro tenteranno di impedire che le figlie si trucchino, per farle crescere nel modo giusto. Esse criticano l’aspetto delle figlie e delle nuore. La loro invidia si estende alle relazioni. Le mamme narcisiste tentano con l’infamia di danneggiare i matrimoni dei figli e interferire nell’educazione e crescita dei loro nipoti.

mentire8. Lei è una bugiarda per troppi aspetti. Ogni volta che parla di qualcosa che ha un significato emotivo per lei, puoi scommettere che sta mentendo. Mentire è uno dei modi in cui crea conflitto nei rapporti e nelle vite di coloro che la circondano – lei mentirà loro su quello che altre persone hanno detto, quello che hanno fatto, o come si sentono. Mentirà nel suo rapporto con loro, circa il tuo comportamento o sulla tua situazione, al fine di gonfiare se stessa e di minare la tua credibilità. La narcisista è molto attenta a come mente. Agli estranei mentirà in modo costruito e deliberato, così che possa essere protetta se ci si confronta con la sua bugia. Lei rigira quello che hai detto, piuttosto che inventare grossolanamente. Crea interpretazioni disoneste sulle cose che effettivamente hai fatto. Se ha recentemente fatto qualcosa di particolarmente eclatante, può costruirsi una menzogna preventiva: mente in anticipo per evitare quello che potresti dire, prima ancora di dirlo. Poi, quando parlerai di quello che ha fatto, taglierà corto con “So già tutto al riguardo … tua madre mi ha detto … (autogiustificazioni e bugie).” Essendo così attenta alle sue negazioni, può essere molto difficile smascherare le sue bugie e i più ingenui dei suoi amici non potranno mai rendersi conto di quanto sia disonesta. A voi, lei mentirà spudoratamente. Asserisce di non ricordare le cose cattive che ha fatto, anche se accadute di recente e anche se era qualcosa di memorabile. Naturalmente, se si tenta di aiutare la sua memoria raccontando le circostanze ti verrà detto: “Hai una immaginazione molto vivace” o “E’ stato tanto tempo fa. Perché rivangare vecchi rancori?” Le tue conversazioni con lei sono piene di casuali colpi di spugna e bugie diversive, e non ti rispetta abbastanza per preoccuparsi di farle suonare bene. Per esempio lei inizierà con una menzogna egoista: “Se non ti prendo come dipendente dalle mie tasse perderò tremila dollari!” Tu confuterai la bugia con una verità ovvia: “No, tremila dollari è l’importo della franchigia del dipendente. Perderai solo circa ottocento dollari.” La sua risposta: “Non è quello che ho detto?” Ora sei in un gioco con una sola regola: non puoi vincere. Nelle rare occasioni in cui è costretta a riconoscere qualche cattivo comportamento, dirà che è discutibile. Lei “ipotizzerà” che “forse” “potrebbe aver” fatto qualcosa di sbagliato. La malefatta è sempre fortemente rigirata e addobbata affinché suoni migliore. Le parole “Credo”, “forse” e “potrei avere”, sono bugie esse stesse, perché lei sa esattamente quello che ha fatto – nessuna ipotesi, nessun potrei aver.., nessun forse. Madre narcisista

9. Deve essere al centro dell’attenzione per tutto il tempo. Questo bisogno è un tratto distintivo dei narcisisti e in particolare delle madri narcisistiche per le quali i loro figli esistono per essere fonte di attenzione e di adorazione. Le madri narcisistiche amano essere servite e spesso stuzzicano i loro figli con piccole richieste. «Mentre sei in piedi …” o frasi equivalenti sono le loro preferite. Non puoi solo avere un compito definito, all’inizio della settimana o del giorno, piuttosto devi farlo su richiesta, preferibilmente in un momento scomodo per te; o la devi “aiutare” a farlo, recuperandola e trasportandola, mentre lei si glorifica delle tue attenzioni per tutti i lavori umili che aveva fatto come madre. Una madre narcisista può creare occasioni strane in cui essere al centro dell’attenzione, come memoriali per qualcuno vicino a lei morto da tempo, o grandi celebrazioni di piccoli traguardi personali. Può amare intrattenere in modo da essere l’anima della festa. Cercherà di rubare i riflettori o cercherà di rovinare qualsiasi occasione in cui qualcun altro è al centro dell’attenzione, in particolare il figlio che ha lanciato come capro espiatorio. Spesso si invita dove non è la benvenuta. Se lei ti fa visita o tu vai in visita da lei, sei tenuto a passare tutto il tempo con lei. Intrattenere se stessa è impensabile. Ha sempre il broncio, alterata o infuriata se si è tentato di fare qualcosa senza di lei, non facendola divertire, rifiutando di aspettarla, ostacolando i suoi piani per un dramma o comunque privandola di attenzione. Le madri narcisistiche anziane spesso utilizzano i limiti naturali di invecchiamento per creare drammi, spesso trascurando la loro salute o facendo cose che sanno far loro male. Questo dà loro la possibilità di incassare l’investimento che hanno fatto su di te da bambino. Poi ti chiamano (o, meglio ancora, ti fanno chiamare dal vicino di casa o dall’amministratore della casa di cura) chiedendo la tua presenza immediata. Devi correre al suo fianco, accarezzarle la mano, piangere le sue pene e ascoltare attentamente le sue lamentele senza fine su quanto sia difficile e terribile. (“Non invecchiano mai!”) Quasi mai potrai effettivamente fare qualcosa di utile, e le cause della sua disabilità potranno essere state completamente evitabili, ma sei stato messo in una posizione estremamente difficile. Se non le fornisci l’ascolto e l’attenzione che tenta di ottenere, sarai visto molto male da tutti gli altri e potresti anche avere la colpevolezza legale. (Comportamenti narcisistici comunemente accompagnano la malattia di Alzheimer, per cui questo comportamento può verificarsi anche nelle madri perfettamente normali, man mano che invecchiano.)

10. Manipola le vostre emozioni per nutrirsi del vostro dolore. Questo comportamento patologico e bizzarro è così comune tra le madri narcisistiche che spesso i loro figli si riferiscono a loro come “vampiri emotivi.” In alcuni casi questo rifornimento emotivo si presenta sotto forma di sadismo puro. Agisce e parla solo per ferire,vi tormenta con impegno e vi punzecchia sui vostri punti deboli, il tutto con un sorriso di scherno sulle labbra. Vi può portare a vedere film di paura o raccontarvi storie raccapriccianti, per poi deridervi per il vostro comportamento infantile se piangete. Lascerà cadere frecciate che feriscono durante una conversazione, sorridendo compiaciuta alla vista del vostro volto addolorato. Potete avvertirne il riso nella voce quando vi fa pressione o vi ferisce con le parole. In seguito si compiacerà di avervi tanto turbato, dicendo allegramente agli altri che è così divertente prendervi in giro, invitandoli a condividere il suo divertimento. La sua crudeltà le piace e non fa alcun sforzo per nasconderlo. Vuole che sappiate che il vostro dolore la diverte. Può anche introdurre temi dolorosi per voi, girando il coltello nella piaga e guardandovi tutto il tempo con attenzione per verificare le vostre reazioni. Si tratta di vampirismo emotivo nella sua forma più pura. Si sta emotivamente nutrendo del vostro dolore. Una forma particolare di questo vampirismo emotivo unisce la ricerca di attenzioni con l’esigenza teatrale di avere a disposizione un pubblico partecipe e sofferente. Dal momento che le madri narcisistiche si atteggiano spesso a martiri, possono esordire in laceranti drammi di autocommiserazione, ideati con cura, in cui sono le protagoniste assolute. Per esempio, singhiozza e si lamenta che nessuno la ama e che tutti sono così egoisti, che non vuole più vivere, vuole morire! Vuole morire! Non sembra preoccuparsi di quanto siano ripugnanti per gli altri la manipolazione emotiva e l’autocommiserazione. Un comportamento strano che è molto comune nei narcisisti: i loro drammi teatrali possono anche focalizzarsi su tragedie di altre persone, in una sorta di pseudo-sofferenza associativa: piange per l’assassinio orribile di qualcuno, di cui non gli sarebbe mai importato nulla, incrociandolo per strada.

11. È egoista ed ostinata. Deve avere sempre la meglio. Insiste per averla sempre vinta e persegue il proprio scopo spietatamente, con la manipolazione, anche se quello che vuole non vale gli sforzi che fa e questa insistenza va ben al di là di un comportamento normale. Farà uno sforzo enorme per ottenere qualcosa che le negate, anche se è vostro pieno diritto farlo, anche se la sua richiesta è egoista e irragionevole. Se le dite che non può portare i suoi amici alla vostra festa, lei lo farà lo stesso, dicendo loro che sono stati invitati, in modo che siate costretti a cedere per non passare male. Se le dite che non può venire a casa vostra stasera, lei chiamerà il vostro coniuge, cercando di convincerlo a farsi invitare, facendogli però promettere di non dirvi nulla, in modo che sia una “sorpresa”. Deve dimostrarvi che non vi è consentito dirle di no. Altra caratteristica comune di tutti i narcisisti: sono così egoisti ed egocentrici che non riescono a fare regali. Vi regaleranno oggetti dismessi o riciclati, dicendovi: “ho pensato di regalarti la mia vecchia bicicletta dato che me ne comprerò una nuova!”, “Sapendo quanto ti piace il cibo italiano, ho pensato di portarti nel mio ristorante preferito per il tuo compleanno!” I regali nuovi saranno comunque di poco prezzo e di solito non di vostro gusto oppure oggetti che non potete usare o che comportano una contropartita: se le comprate il regalo che desidera, lei ricambierà con un oggetto di vostro gusto. Sarà così evidente che le costa fatica donare qualcosa. Può comprarvi un regalo e acquistare lo stesso identico oggetto per sé, o portarvi per negozi con la scusa di comprarvi un regalo, ma finire poi per acquistare qualcosa di carino per se stessa per sentirsi gratificata.

12. È presa da se stessa: i suoi sentimenti, bisogni e desideri sono molto importanti, mentre i vostri sono insignificanti a tal punto, che il suo minimo capriccio ha la precedenza sui vostri bisogni più elementari. Dovete concentrare tutta la vostra attenzione sui suoi problemi, mentre i vostri vengono ignorati. I suoi desideri hanno sempre la precedenza; se fa qualcosa per voi, vi rinfaccerà poi costantemente la sua magnanimità, cercando di ricavarne qualcosa in cambio. Si lamenta continuamente, anche se la vostra situazione è peggiore della sua. Se glielo fate notare, lei lo considererà spudoratamente come irrilevante: “è facile per te, è diverso nel tuo caso”

13. Lei è sulla difensiva in modo irragionevole ed è estremamente suscettibile ad ogni critica. Se tu la critichi o la provochi, esploderà furiosa, farà minacce, darà in escandescenze, andrà su tutte le furie, distruggerà e può diventare violenta, picchiando, costringendo, mettendo il proprio figlio fuori casa con il maltempo o attaccando con classici abusi fisici. È facile provocare la sua collera perché se la prende per qualsiasi cosa e, ogni atteggiamento all’infuori di una costante disponibilità emotiva e fisica, è percepito come un affronto. Se sei brusco con lei perché sei stanchissimo e depresso, lei deve vedersela con la tua “ostilità”. Se un bambino piccolo le urla “ti odio” lei diventa collerica e punitiva. Se rifiuti la sua richiesta di ficcare il naso nella lettera che hai ricevuto, ti urla quanto tu sia indifferente e quanto sia dura per lei. Non ha alcun senso di prospettiva o separazione e non è in grado di lasciare andare nulla. Poiché la madre narcisista è così sulla difensiva, è completamente incapace di cambiare. I narcisisti in modo scellerato non possono essere aiutati e semmai, possono cambiare in peggio

14. Lei incuteva terrore. Tutti gli autori di un abuso usano la paura per controllare le loro vittime e la madre narcisista la utilizzava in modo crudele per educare. I narcisisti insegnano a fare attenzione alla propria collera anche quando non sono presenti. La sola alternativa è una calma costante. Se le si dà tutto ciò che desidera sempre, tu potresti essere salvo. Se non lo fai, arriverà una punizione. Anche i figli adulti di narcisisti sentono ancora quella paura ben impressa. La madre narcisista può diventare silenziosa o guardarti dicendo al bambino in te che lei sta pensando come vendicarsi. Non tutti i narcisisti abusano fisicamente, ma la maggior parte lo fanno, spesso con modalità sottili e negabili. Ciò permette loro di sfogare la loro rabbia verso di te come soluzione alla loro devastazione interiore e contemporaneamente per insegnarti a temerle. È possibile che tu non sia picchiato, ma quasi sicuramente dovrai soffrire un dolore fisico mentre una madre normale si sarebbe sforzata di alleviare la tua tristezza. Questa forma negabile di aggressione le permette di accumulare rabbia e di dosare la punizione in tempi successivi quando ha elaborato un’ineccepibile giustificazione logica al suo abuso, in modo da non rischiare una denuncia. Ti lasciava affamato perché “tu mangi troppo”. (qualcuno le chiese se era incinta. Lei non lo è). Andavi sempre a scuola con una gastroenterite perché “non hai la febbre. Stai solo cercando di evitare la scuola”. ( Lei non sopporta di doversi prendere cura di te. Le dà sui nervi se sei malato e le aggiungi un peso). Si rifiuta di guardare i tuoi talloni insanguinati e invece ti rimette ai piedi le scarpe che ti hanno causato quelle vesciche e “tu hai voluto quelle scarpe in quel negozio . ora le puoi indossare”. (Hai detto che quelle che lei voleva erano brutte. A lei piacevano perché erano proprio come quelle che lei indossava 30 anni fa). Ha detto al dentista di non darti la Novocaina (un farmaco anestetico usato in odontoiatria) per trapanare i denti perché “deve imparare a prendersi cura dei propri denti”. (Deve pagare per un’otturazione ed è furiosa perché deve spendere soldi per te). Al contrario degli psicopatici, i narcisisti comprendono ciò che è giusto, sbagliato, e le conseguenze, così non sono criminali comuni. Ti ha picchiato, ma non al punto di mandarti all’ospedale. Ti ha lasciato fuori al freddo finché stai male, ma non fino all’ipotermia. Ti ha messo in cantina al buio senza abiti, ma ti ci ha lasciato solo per un paio d’ore. Le madri narcisistiche abusano anche mettendo gli altri contro di te o non riuscendo a proteggerti come una madre normale farebbe. A volte il bambino d’oro della narcisista sarà incoraggiato a maltrattare il capro espiatorio . I narcisisti ti maltrattano esponendoti alla violenza. Se uno dei tuoi fratelli è picchiato, lei si assicura che tu abbia visto. Lei ti incute la paura nei confronti della Mamma facilmente, senza neppure toccarti.

15. È infantile e meschina. Le madri narcisistiche sono spesso immature. Se rifiuti di lasciarti manipolare in qualcosa, strilla che non la ami, perché se l’amassi avresti fatto come voleva lei. Se ferisci i suoi sentimenti, si lamenta in modo aggressivo che ti pentirai quando sarà morta di non averla trattata meglio. Ogni volta che si sente maltrattata ti fa il broncio, piagnucola e mette il muso. Quando eri piccolo, giustificava i suoi comportamenti nei tuoi confronti con qualcosa che tu avevi fatto e che lei riteneva paragonabile, come se il comportamento infantile di un bambino potesse giustificare il comportamento infantile di un adulto. Il vendicarsi rappresenta buona parte dei suoi rapporti con te. Ogni volta che non le mostri deferenza, attenzione o non le concedi le cose cui pensa di avere diritto, deve fartelo vedere.

16. È aggressiva e non prova vergogna. Non chiede. Ordina. Fa richieste eccessive e si prende qualsiasi cosa vuole, se pensa di poterla avere vinta. Le sue richieste ai figli sono poste con una modalità molto aggressiva, come le sue critiche. Non accetta il no come risposta, fa pressioni e sgomita per farti capitolare.

17. Capovolge i ruoli tra madre e figlio. Appena ha potuto ha ribaltato le sue responsabilità su di te, lasciandoti a prenderti cura di te come potevi. Ti ha negato cure mediche, un vestiario adeguato, gli spostamenti necessari o i comfort di base, a meno che lei stessa non li ritenesse rinunce. Non ti ha mai organizzato una festa di compleanno, né un pigiama-party. I tuoi amici non sono benvenuti a casa sua. Non ti accompagnava volentieri in macchina, così rifiutavi gli inviti perché non avevi modo di arrivare a destinazione. Non comprava le tue foto scolastiche, anche se avrebbe potuto benissimo permettersele. Avevi una misera disponibilità di vestiti, oppure ti comprava gli abiti più economici senza alcun imbarazzo. Appena hai avuto un lavoro, ogni tua richiesta di materiale scolastico, vestiti o cosmetici riceveva in cambio un: “Ora che guadagni, perché non te lo paghi?”. In più ti affidava compiti che spettavano a lei e non a un ragazzo. Magari eri il punto di riferimento principale per i tuoi fratelli o per un genitore disabile. O avevi in carico in modo eccessivo i lavori di casa. Ma soprattutto, eri il suo riferimento emotivo principale, che è una delle ragioni per cui ogni tua mancanza causava abnormi scoppi di rabbia. Non ti era permesso avere bisogni, malesseri o problemi. Queste esperienze erano riservate a lei, e tu eri responsabile di farla stare meglio. Fin da quando eri molto piccolo si scagliava contro di te senza preavviso ogni volta che era stressata o arrabbiata con tuo padre o pensava che la vita fosse ingiusta con lei, perché ferirti la faceva sentire meglio. Spesso ti puniva di punto in bianco, per offese architettate ad arte. E man mano che crescevi, ti dava direttamente la responsabilità del suo benessere e delle sue emozioni, piangendo sulla tua spalla e sfogandosi con te ogni volta che qualcosa le andava storto.

18. È una sfruttatrice. Manipola per ottenere lavoro, soldi o oggetti che desidera dagli altri. E questo, naturalmente, include i suoi figli. Se ti ha aperto un conto in banca, è l’amministratore del conto col diritto di prelevare soldi. Appena tu depositi, lei preleva. Arriva al punto da rubare la tua identità. Ti ha iscritto come figlio a carico sulla cartella delle tasse, così non puoi muoverti autonomamente senza farle rischiare sanzioni penali. Se ha fatto un accordo con te, lo vìola nel momento in cui non serve più a lei. E se tu la rimproveri di essere fedele ai patti, ti maltratta e poi ti punisce in modo che tu non osi sfidarla ancora. A volte la madre narcisista costringe il figlio a subire le punizioni che un partner abusante potrebbe infliggere a lei. Il marito torna a casa ubriaco e la madre si lamenta immediatamente del cattivo comportamento del figlio, in modo che la rabbia si sfoghi su di lui. A volte la madre narcisista si serve semplicemente del figlio per tenere in piedi un matrimonio finito, perché l’alternativa sarebbe divorziare o essere costretta a lavorare. Se il figlio viene molestato sessualmente, la madre non vede mai o, ancora peggio, dà del bugiardo al figlio quando questo le racconta delle molestie subite.

19. Usa il meccanismo della proiezione. Questo suona un po’ da “chiacchiere psicologiche” ma è una cosa che fanno tutti i narcisisti. Proiezione significa che la narcisista “attribuirà” a te i suoi comportamenti sbagliati, il suo carattere e alcuni aspetti della sua personalità, in modo da negarli in sé e poter così punire te per essi. Può essere molto difficile capire se hai tratti che lei ti ha proiettato addosso. Una donna con problemi di disordine alimentare, ossessionata dal peso della figlia. sta usando il meccanismo della proiezione. La figlia non se ne rende conto perché probabilmente ha interiorizzato un’opinione assurda sulla magrezza delle donne e così accetta la proiezione di sua madre. Quando lei le dice che mangia troppo, che ha bisogno di fare più sport o di indossare vestiti più larghi, la figlia ci crede, anche se non è vero. A volte può proiettare anche cose che non hanno affatto senso. Questo capita quando la narcisista si vergogna ed ha bisogno di “spostare” questa vergogna sulla figlia, che diventa un capro espiatorio, e lo fa attaccandola all’improvviso. Ad esempio: la narcisista ti chiede una cosa assurda e tu ti rifiuti con tranquillità di fare quello che vuole. Lei si infuria per il tuo rifiuto e ti urla contro che ne riparlerete quando tu ti sarai calmata e non sarai più isterica. In realtà tu non sei affatto isterica, è lei ad esserlo, ma il tuo esserti rifiutata ha fatto in modo che provasse vergogna per la sua richiesta assurda, una vergogna tale che se l’avesse percepita prima non ti avrebbe chiesto nulla e questo per lei è intollerabile. Quindi proietta (trasferisce) su di te quella vergogna e si convince che il vero motivo del tuo rifiuto è semplicemente che sei così tanto irragionevole. In questo modo può riaffermare la sua mancanza di vergogna e assecondare la sua la caparbietà infantile trasformando il tuo inequivocabile rifiuto nel soggetto di ulteriori discussioni. Te lo chiederà di nuovo “dopo” – probabilmente dopo averti logorato con i suoi atteggiamenti teatrali, dopo averti tenuto il broncio e dopo averti inflitto il trattamento del silenzio, così sarai più disposta a fare quello che vuole.

20. Lei non sbaglia mai su niente. Non importa cosa abbia fatto, non si scuserà mai sinceramente per niente. Invece, ogni volta che sente di doversi scusare, cambia umore e si imbroncia, fa delle scuse offensive o nega le scuse che ha appena fatto con giustificazioni, qualifiche o autocommiserazione: “Mi dispiace che tu ti sia sentito umiliato da me”; “Mi dispiace se ti ho fatto star male”; “ Se ho fatto ciò che era sbagliato”;“ Mi dispiace ma non ci posso fare nulla”; “Mi dispiace di averti fatto sentire stupido, goffo e disgustoso”; “ Mi dispiace ma era solo uno scherzo. Tu sei così ultra-sensibile”; “Mi dispiace che mia figlia senta di avermi sconvolta e di avermi fatta stare male”. L’ultima insultante frase di scusa è anche un esempio di proiezione

21. A volte non sembra consapevole che anche le altre persone hanno sentimenti, nonostante lei sia molto sensibile alle loro emozioni. Ogni figlio di narcisista conosce questa contraddizione perché la madre narcisista riesce ad essere empatica e molto bene anche. A volte questa abilità le porta anche ad identificarsi emotivamente con altri che soffrono e a prendersi cura di loro. Quando prendersi cura della sofferenza di un altro interferisce con qualcosa che la narcisista vuole, il prendersi cura sparisce. Quando una madre narcisista vuole “essere convalidata”, quando vuole suscitare un po’ di dolore emotivo, quando qualcosa che vuole fa male a qualcun altro, spegne l’empatia, come se non fosse mai esistita. Dal punto di vista della capacità, le narcisiste sono estremamente empatiche; infatti hanno il dono di percepire quello che gli altri sentono e pensano. La loro abilità nel discernere e guidare le emozioni delle altre persone è alla base di molte interazioni tipicamente narcisistiche. Le narcisiste sono molto abili in società, questo è il motivo per cui nessuno crede mai ai loro figli quando si lamentano delle loro madri. Sanno bene come far credere a tutti di essere persone deliziose. Le madri narcisiste sono abilissime manipolatrici, e come tali devono essere estremamente consapevoli, momento per momento, delle emozioni di chi stanno manipolando. Se non si sa che cosa la gente sente, non si può spingere sui “pulsanti” giusti. La loro straordinaria sensibilità per i sentimenti degli altri è anche la fonte del piacere che provano nell’infliggere dolore emotivo attraverso i drammi e gli scenari di “non-vittoria”. Alle madri narcisiste piace molto infliggere dolore emotivo e lo fanno davvero bene perché sanno cosa provano i loro figli-bersaglio. Grazie a questa profonda sensibilità non hanno bisogno di picchiare forte. Possono infliggere un immenso dolore senza alzare neppure un dito, quindi perché dovrebbero esporsi a rischi o sprecare energie alzando le mani quando possono suscitare le stesse emozioni usando solo le parole? Ciò che manca alle madri narcisiste è la preoccupazione per le conseguenze delle loro azioni: un comportamento che sembra radicato nel loro profondo egoismo, piuttosto che in un’assenza di empatia. Le madri con un Disturbo Narcisistico di Personalità sono certamente in grado di essere empatiche con le altre persone: lo sono sempre con coloro che sono in conflitto con il loro capro espiatorio. Hanno sentimenti per gli altri narcisisti che conoscono. E per le persone da cui sono “convalidate” e lodate. Hanno persino sentimenti per il loro figli, le volte che essere empatici con loro non costa nulla. Invece non sentono affetto per il loro bambino quando ne stanno abusando. Non sentono nulla che possa interferire con il loro immergersi nei propri desideri e bisogni. Poiché setacciano il loro ambiente per la convalida dei loro comportamenti abusanti, difendono quelli che riconoscono come simili, e non hanno alcuna empatia per le vittime di quegli abusi, come la seguente storia ci mostra: <<Una bambina di quattro anni, era venuta a scuola con il segno di uno schiaffo sul viso, che era le era stato dato dal convivente della madre. Com’era obbligata a fare mia madre informò le autorità competenti ma mi disse che poteva capire perché l’uomo avesse picchiato la bambina: lei era così fastidiosa. Poi disse in tono drammatico ma grondante simpatia “Avresti dovuto vedere i genitori. Erano così imbarazzati!”. Indignata le ho detto: “Che differenza fa per la bambina?” La sua bocca si aprì muta e io compresi che non solo non si curava affatto di quella povera bambina … ma non le sarebbe mai passato per la mente di prendersene cura. >> – Chris Questa storia mostra l’empatia distorta dell’abusatore ad altri abusatori. Non c’era empatia da parte della mamma di Chris per la vittima effettiva. Invece l’empatia era riservata alla donna che lascia il proprio compagno picchiare suo figlio. La madre di Chris si identifica con l’abusatrice, una madre come lei, vessata da un figlio che non soddisfa i suoi bisogni. La sua empatia effettivamente attribuisce virtù alla sua “compagna abusatrice” e le colpe alla vittima, colpe che non sono meritate nella realtà. Uno che picchia un bambino piccolo abbastanza duramente da lasciare le impronte delle mani, poi lo manda a scuola, non si vergogna… e la personalità di un bimbo di quattro anni non può certo essere la colpa del bambino! L’egoistica empatia dimostrata dalle mamme narcisiste contrasta con la genuina empatia vissuta dalle persone normali. Talvolta una persona normale lascia perdere qualcosa che desidera fortemente per se stessa quando realizza che questo potrebbe ferire/urtare un’altra persona. Una madre narcisista, per ottenere quello che desidera, è disposta a passare sopra ogni cosa (e persona) anche se il dolore e la sofferenza che procurerà a qualcun altro (per raggiungere il suo obiettivo), non ne vale assolutamente la pena.

22. Lei macchina situazioni senza via d’uscita, che lasciano te ferito e arrabbiato e neanche sicuro del perché tu ti senta così. In questo classico scenario senza vie d’uscita, il figlio del narcisista è, in modo subdolo, messo spalle al muro e costretto a fare qualcosa di degradante, umiliante o doloroso per gratificare il narcisista. Qualsiasi risposta che sia una degna reazione conforme a quanto innescato. Queste scene sadiche sono una precisa caratteristica del narcisista. Così come frequenti sono questi comportamenti del narcisista, il saldo per tua madre che tu viva ed esprima emozioni dolorose. Ogni volta che tu ti sottometti alla sua umiliazione o che tu reagisci e provochi punizioni dal narcisista, tu ti senti in uno stato di paura, ti senti in trappola, e queste emozioni sono molto gratificanti per lei, la soddisfano. Il suo piacere aumenta quando lei tira fuori il “suo” dolore, che ha espresso sminuendoti, insultandoti e umiliandoti e, a scenata finita, riesce a farti sentire colpevole per tutto quanto è accaduto. Queste scenette sono messe in atto imprevedibilmente, così che i figli dei narcisisti raramente realizzano che la trappola è stata tesa prima che sia già scattata. Come sempre, il narcisista mantiene la capacità di negare, ma la coerenza tra le scene tradisce inequivocabilmente la natura deliberata delle sue macchinazioni. Anche se il narcisista sa costruire le sue scene in modo molto spontaneo, non lo è mai. E’ tutto pensato e premeditato e tutta la sceneggiatura è pianificata bene in anticipo. Se la scena è recitata lontano da casa, puoi essere certo che la madre è responsabile del trasporto, così che il figlio non ha l’opzione di tornarsene a casa da solo. Se la scena è in casa, è praticamente certo che sia nella casa della madre, non nella casa del figlio, e pensata in modo tale che, ancora una volta, è estremamente difficile per il figlio andarsene via. Il narcisista normalmente pianifica gli eventi in modo tale da restare sola con la propria vittima, ma può anche utilizzare la presenza di un figlio giovane in modo che il suo “obiettivo” non reagisca in modo violento. Spesso la parte peggiore di queste scene per il figlio consiste nella consapevolezza di quanto la propria madre goda della sua angoscia (quella che provoca nel figlio – ndt); i figli delle madri narcisistiche spesso descrivono il “sorrisetto” della propria madre e l’aria di godimento quando lei mette in atto questo siparietto avvilente. Quando si confrontano, alcune madri narcisistiche, spesso difendono il proprio comportamento dicendo che stavano solo divertendosi un po’. Non c’è peggior tradimento che sapere che la tua stessa mamma veda il dolore che lei ti ha causato e dica di averlo fatto di proposito; non c’è quindi nessuna emozione più deliziosa per la tua madre narcisistica del tuo senso di terrore e senso di inadeguatezza verso te stesso, verso il tuo amor proprio; è terribile per te figlio capire che tutto questo male lei lo fa in modo deliberato e per divertirsi. Nella storia seguente una figlia adulta è manipolata in una “situazione no-win”. Se non vuole suscitare ritorsioni in sua madre narcisista, deve accettare, ed essere grata, un dono che e’ chiaramente un insulto: <<Pochi giorni prima di natale, mia madre entrò nella stanza dove stavo, portando con sé un paio di vecchie scarpe da tennis usate – del tipo con le suole in gomma e tomaia in tela. Mi ha detto “So che hai chiesto un paio di scarpe da corsa per natale. Ho pensato di darti queste e comprarmene un paio nuovo.” Mia madre era una fissata per la moda ed aveva sempre molte paia di scarpe da ginnastica nuove nel suo armadio. Per di più i suoi piedi sono più grandi e più stretti dei miei, quindi non era possibile che quelle scarpe mi andassero bene, ma ero troppo sconvolta e arrabbiata per pensarci sul momento. Le ho detto “Non voglio i tuoi scarti!” E lei sembrava molto soddisfatta e contenta; mi disse : “Va bene” e se ne andò. Quell’anno non ho avuto nessun regalo per natale, anche se le avevo comprato una cosa dalla sua lista dei desideri, invece mio fratello e mia sorella ricevettero dei regali da lei. Tornata a casa mi arrivò una lettera che iniziava così: “Mi dispiace che ti è sembrato che ti offrissi scarti” e continuava spiegando quanto le sue intenzioni fossero buone, e di come avesse pensato che io sarei stata felice di farle fare qualcosa di bello per se stessa, e quanto per lei fosse difficile essere la madre di una bambina “ingrata” come me. Quella non era la prima volta che faceva una cosa del genere. L’anno prima aveva cercato di darmi una vecchia bicicletta arrugginita come regalo di natale, con la clausola che se ne sarebbe comprata una nuova per lei.>> – Chris Questa storia descrive una classica situazione “no-win”. Benché Chris non lo avesse realizzato a suo tempo, sua madre l’aveva messa in un angolo. Chris era tornata a casa di sua madre per Natale ed era notte tarda. Da specializzanda Chris era costantemente a corto di denaro, ed andare in un hotel, ammesso che ne potesse trovare uno a quell’ora tarda, era fuori discussione. Nessuno, del resto della famiglia, era ancora arrivato, quindi Chris e sua madre erano sole in casa. Non c’erano state né tensioni né discussioni, e l’attacco di sua madre arrivò dal nulla, La madre di Chris propose qualcosa di molto offensivo: avrebbe dato a Chris le sue scarpe usate, che non andavano bene a Chris e per quel regalo Chris avrebbe dovuto essere riconoscente. Si dovrebbe essere estremamente consci di sé e composti per rispondere con calma ad una proposta così degradante, e Chris, stanca, scioccata ed arrabbiata sparò fuori la prima cosa che le venne in mente. La madre di Chris ottenne esattamente quello che voleva: alimentare la rabbia ed il dolore di Chris ed una scusa per punire Chris con esclusione e stando sulle sue e, più tardi, con una lettera piena di rimostranze atte ad indurre senso di colpa. In realtà la madre di Chris non aveva mai avuto in progetto di regalare qualcosa a Chris per Natale. In realtà era arrabbiata con Chris per essersi sottratta agli abusi andando in una scuola di specializzazione in un altro Stato, e voleva punire Chris per la sua defezione. Perciò mise in atto una situazione “no-win” nella quale lei potesse simultaneamente insultare Chris ed usare la prevedibile reazione irosa di Chris come opportunità di punizione e sfogo narcisistico. Nella sua lettera proiettava la propria ostilità ed il proprio egoismo su Chris, biasimava Chris per il proprio cattivo comportamento, e si dipingeva come una martire, mantenendo tutto il tempo la negazione assoluta rispetto alla natura deliberata dell’interazione originale.

23. Lei biasima. Lei ti biasimerà per tutto ciò che non va nella sua vita, o per tutto ciò che la gente fa, o per qualsiasi cosa sia avvenuta. Sempre, ti biasimerà per i suoi abusi. Tu glielo hai fatto fare. Se solo tu non fossi così complicata. La fai arrabbiare così tanto che non può ragionare. Le cose erano dure per lei e il tuo ribattere l’hanno spinta sopra il limite. Questo biasimo è spesso così subdolo che l’unica cosa che tu sai è che ti è stato fatto un torto e adesso tu ti senti in colpa. Tuo fratello ti picchia e la sua reazione è lamentarsi di quanto i bambini siano incivili. Il tuo fidanzato ti ha mollato, ma lei lo può capire, dopotutto lei stessa ha visto quanto tu sia difficile da amare. Si approfitterà egregiamente di te e, quando la affronterai, ti griderà che non può credere che tu sia così egoista da indisporla con certi argomenti così triviali. Ti biasimerà anche per la tua reazione al suo comportamento egoista, crudele e approfittatore. Non può credere che tu sia così gretta, piccola ed infantile da opporti a che lei dia il tuo vestito preferito ad una sua amica. Si aspettava che tu saresti stata contenta di permetterle di fare qualcosa di carino nei confronti di qualcun altro. I Narcisisti sono maestri del multitasking, come dimostra questo esempio. La tua madre narcisistica sta simultaneamente: 1) Mentendo: Lei sa che quello che ha fatto era scorretto e che la tua reazione è ragionevole. 2) Manipolando: ti sta facendo apparire il/la cattivo/a perché tu ti opponi alle sue crudeltà; 3) Essendo egoista: non le importa farti sentire orribile fintantoché le torni utile; 4)Biasimando: lei ha fatto qualcosa di scorretto, ma è colpa tua; 5)Proiettando: i suoi atteggiamenti gretti, meschini ed infantili sono diventati i tuoi; 6) mettendo in piedi un dramma autocommiserativo: lei è la martire che vedeva il meglio in te, ma tu l’hai delusa; 7) Parentificando: tu sei responsabile per i suoi sentimenti, lei non ha responsabilità per i tuoi.

24. Lei distrugge le tue relazioni. Le madri narcisistiche sono come dei tornado: qualsiasi cosa tocchino le famiglie vengono distrutte e ferite sono inflitte. A meno che il padre non abbia il controllo della narcisistica e tenga insieme la famiglia, fratelli adulti di famiglie con madri narcisistiche hanno caratteristicamente relazioni dolorose. Tipicamente tutte le comunicazioni tra fratelli sono superficiali e dettate dal dovere, oppure non parlano per niente fra loro. Per certi versi queste donne alimentano il dissenso tra i loro bambini perché traggono soddisfazione dal senso di controllo che avvertono. Se questi bambini non comunicano se non attraverso la madre, lei può decidere cosa tutti odano. Le narcisistiche amano la frenesia ed il dramma che loro creano interferendo nelle vite dei loro bambini. Vedere la vita della gente esplodere è meglio delle telenovelas, soprattutto quando tu non hai empatia per i loro tormenti. La Narcisista pasce la rabbia, il disprezzo ed l’invidia – i sentimenti che più consumano – per dividere i propri bambini. Quando i bambini vivono ancora a casa, qualsiasi bambino che si opponga alla narcisista garantisce punizioni per tutti gli altri. Nel suo piacere per la vendetta la narcisista veicola di proposito la rabbia dei fratelli sul dissidente coinvolgendo tutti nella propria rappresaglia. (“vedo che nessuno mi ama! Riporteremo questi regali di Natale al negozio. Nessuno di voi apprezzerebbe comunque quel che vi ho preso!”). Gli altri bambini, addestrati a lungo dalla narcisista ad arrendersi, divengono furiosi col bambino che causa problemi, anziché con la narcisista che in verità merita la loro rabbia. La narcisista utilizza anche favoritismi e pettegolezzi per avvelenare le relazioni dei suoi bambini. Il capro espiatorio vede la madre come una creatura capricciosa e crudele. Come è tipico dei privilegiati, gli altri bambini non vedono le sue scorrettezze e giustificano i suoi abusi. Invero questi sono spesso reclutati dalla narcisista per adottare nei confronti del capro espiatorio i suoi atteggiamenti giustificatamente sprezzanti e con il suo permesso tacito o espresso infliggeranno oltre abusi. Il capro espiatorio reagirà prevedibilmente con furia ed uguale disprezzo. Dopo che i bambini saranno divenuti adulti con loro proprie vite la narcisista si assicurerà di tenere ognuno informato circa le azioni degli altri, trasmettendo i pettegolezzi più succosi e disdicevoli (come sempre travestiti da “preoccupazione”) sugli altri bambini e sempre in modo da generare disprezzo anziché compassione. Essendo stati cresciuti da una narcisista, i bambini sono predisposti ad essere invidiosi, e lei approfitta dell’opportunità che ciò rappresenta. Potrebbe non elogiarti mai direttamente, ma si vanterà dei tuoi successi proprio con i fratelli che non se la stanno passando bene. Lei ti racconterà della generosità da lei elargita nei confronti di quel bambino, lasciandoti ad interrogarti del perché tu sia stato escluso ed irrazionalmente arrabbiato con il bambino favorito piuttosto che con la narcisista che te lo ha raccontato. Il risultato finale è una famiglia in cui quasi tutte le comunicazioni sono triangolari. Il narcisista, il ragno nel mezzo della rete famigliare, monitora con delicatezza tutti i bambini per avere informazioni che lei possa usare per mantenere indiscusso il suo controllo sulla famiglia. Poi lei trasmette queste informazioni agli altri, creando risentimenti che impediscono loro di comunicare direttamente e liberamente tra loro. Il risultato è che l’unica comunicazione tra i bambini è attraverso la narcisista: esattamente quello che lei vuole.

25. Come ultima risorsa diventa patetica. Quando messa di fronte alle inevitabili conseguenze delle sue cattive azioni, compresa la tua rabbia, lei si scioglierà in una pozza fradicia di piagnucolosa impotenza. È colpa sua, non ne fa una giusta. Si sente così in colpa. Quel che non fa: prendere responsabilità della sua cattiva condotta e rimediare. Al contrario, come sempre, è sempre tutto incentrato su di lei, e il suo impotente e autocommiseratorio piagnucolio scarica su di te la sua responsabilità per le conseguenze e per la sua infelicità. Come spesso accade coi narcisisti, è un atteggiamento manipolatorio. Se tu non giustifichi il suo comportamento scorretto e non la fai sentire meglio, TU sei una brutta persona per essere così freddo/a, senza cuore ed insensibile quando la tua povera madre si sente così male.

essenza del Narcisismo

essenza del Narcisismo

____________________________________________________________ Possiamo leggere questo articolo in italiano grazie all’amorevole lavoro di traduzione di alcune lettrici di questa pagina. Quindi il mio ringraziamento speciale va a: Alessandra, Cristina Marcon, A.R., V.R., Maria, Arianna, Elisa, Paola Perico, Tania Montelatici. (chi non fosse stata citata o voglia inserire anche solo il nome me lo faccia sapere).
Grazie di <3.
L’articolo in lingua originale lo trovate qui: http://guerra-al-narcisismo.blogspot.it/p/madri-narcisiste.html
Se prendete questo materiale citate almeno la fonte e chi ne ha reso possibile la lettura in italiano.

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64 risposte a Madri narcisiste

  1. M. ha detto:

    L’ha ribloggato su NEMESI DI UNA HYBRISe ha commentato:
    Anni ed anni a fare la scimmietta di mia madre non potevano condurmi che ad un’ escalation di uomini (?) uno peggio dell’altro, fino all’ultimo, che mi ha sepolta.
    Ci sono siti come questo (e fan pages) che si prendono l’impegno di TRADURRE il gran quantitativo di letteratura sul tema presente in Usa, dove l’argomento non è trattato all’acqua di rose come in Italia.
    http://anupturnedsoul.wordpress.com è uno di questi e https://narcisismopatologico.wordpress.com diffonde. Grazie.

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  2. arabafelicissima ha detto:

    L’ha ribloggato su arabafelicissimae ha commentato:
    … “piange per l’assassinio orribile di qualcuno, di cui non gli sarebbe mai importato nulla, incrociandolo per strada (…); se fa qualcosa per voi, vi rinfaccerà poi costantemente la sua magnanimità, cercando di ricavarne qualcosa in cambio. (…) Si lamenta continuamente, anche se la vostra situazione è peggiore della sua. Se glielo fate notare, lo considererà spudoratamente come irrilevante: “è facile per te, è diverso nel tuo caso” (…) I tuoi amici non sono benvenuti a casa sua. (…) Manipola per ottenere lavoro, soldi o oggetti che desidera dagli altri.(…) la narcisista “attribuirà” a te i suoi comportamenti sbagliati, il suo carattere e alcuni aspetti della sua personalità, in modo da negarli in sé e poter così punire te per essi.(…) spesso difendono il proprio comportamento dicendo che stavano solo divertendosi un po’. Non c’è peggior tradimento che sapere che veda il dolore che ti ha causato e dica di averlo fatto di proposito”…
    Purtroppo nella mia vita ho conosciuto ed amato diverse persone così: amiche, uomini. Sono persone che soffrono enormemente e sono convinta che non lo facciano apposta ad essere ciò che sono. Ho, comunque, deciso di non giustificare più, sebbene le comprenda. Non è giusto che la loro sofferenza diventi la mia sofferenza (consapevolmente autoinflitta per alleviare la loro). Ho deciso di vivere!

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    • Bruno ha detto:

      Ho letto tutto l’articolo e rivedo in ogni dettaglio quello che vi è descritto, nella mia compagna. Se vogliamo posso aggiungere altri particolari ancora piu raccapriccianti. Sono molto preoccupato per nostra figlia. Qualcuno riesce a dirmi come poter risolvere qualche problema con lei o devo gettare la spugna?

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    • Silvia ha detto:

      Ciao Bruno,
      io avevo un compagno così. Ho chiesto aiuto ad una psicoterapeuta esperta in disturbi di personalità e a familiari e amici più stretti per riuscire a staccarmi e smetterla di farmi manipolare (e chiedere consigli su cosa fare in modo pratico). La strada è tosta, ma poi è tutta un’altra cosa. In bocca al lupo!

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    • arabafelicissima ha detto:

      Francamente non mi sento di dare consigli. Dopo anni di matrimonio e due bambine io ho gettato la spugna… Ma il tormento, a distanza di anni, non è finito. Continuo ad essere l’oggetto contro cui sfogare la propria rabbia e frustrazione, anche con le bambine. E purtroppo non c’è niente da fare, se non sperare che i figli crescano quanto più sereni possibile, in questo ambiente familiare ostile. Dal canto mio, cerco di controbilanciare con tanta pazienza, serenità, coccole ed amore alle mie figlie. Le ascolto molto e cerco di dare spiegazioni a ciò che è inspiegabile con equilibrio: dove non posso dire altro, dico loro di chiedere al padre di farsi spiegare il suo comportamento. Stringi i denti e in bocca al lupo.

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    • Black Sheep ha detto:

      In realta, non soffrano ma possono rendere qualcuno cosi malato in modo tale che la persona non possa recuperare durante la sua intera vita a causa di quell’abuso narcisistico. Tutti cluster B (narcisisti, psicopatici, sociopatici ecc) sono tutti narcisisti, l’unico modo per batterli e di rifiutare impegnarsi con loro a qualsiasi livello.

      Scusa per gli errori grammaticali.

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  3. Dunja999 ha detto:

    Questo post mi ricorda mia madre. Mia madre non mi ha dato l’affetto di cui avevo bisogno, mi trascurava sotto molti punti di vista, e quando minavo la sua autorità o cercavo un briciolo di libertà la punizione era certa. Per lei ero un peso. Ha smesso di occuparsi di me molto presto (anche prima delegava spesso e volentieri). Ha iniziato a comportarsi in modo pessimo da quando sono andata via di casa, scelta che non ha accettato. Non rispetta la privacy del mio profilo fb, viene da me quando le pare, s’infuria se non obbedisco a ogni suo capriccio, mi umilia davanti agli altri -dicendomi poi “te lo meriti”-, quando sale su da me controlla librerie, quaderni ecc, mi dice che devo occuparmi di lei e che devo formare una famiglia perché poi “chi si prende cura di te in vecchiaia”, nega se le ricordi certi eventi ecc ecc. Ho ancora molta paura di lei, perché in passato ha ostacolato le mie amicizie e le mie relazioni. Ho paura che se non faccio quello che dice mi distruggerà (paura esagerata, ma è così che mi sento) e quando sto con lei sono estremamente.
    La cosa peggiore è che questo rapporto conflittuale mi devasta. Desidero una madre empatica. Inoltre, la mia, mi ha inculcato la paura che senza il suo sostegno economico non sopravvivo.

    È uno sfogo, ma spero anche un racconto utile al confronto.

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    • Federica ha detto:

      Cara, leggendo le tue parole mi sono ritrovata in tutto, come si legge nell’articolo anche la mia terapeuta la difende, ma lei e’ veramente come descritta.
      Spero che esista un modo per affrancarsi in modo definitivo dalle paure che ancora adesso riescono ad incuterci! Lo auguro sia a te che a me!

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    • Lara ha detto:

      Bellissimo articolo, illuminante la parte del gaslighting. Il fatto di poter nominare questo abuso è importantissimo, per poter trovare una emancipazione.

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  4. Angela ha detto:

    Mi ci sono ritrovata in tutto e per tutto nella tua descrizione.Devo aggiungere pero’ che ne ho preso consapevolezza a 60 anni benché sia stata una vittima inconsapevole la mia fortuna é stata l’avere avuto un padre affettuosissimo che mi ha amata e protetta forse inconsapevole di certe verità ma per istinto o perché amava la mia anima. Una domanda vorrei fare ed é la seguente: Io purtroppo vivo nello stesso stabile di mia madre che ha it anni ma ha una energia enorme e sta meglio di me in salute io ho tante patologie e tutta la spalla rovinata da fratture per osteoporosi, lei riesce a manipolare i miei figli e a sostituirsi a me, io me ne sono accorta in ritardo….quando mia madre me ne combina una delle sue ed io ora consapevole reagisco i miei figli prendono le sue difese e mi dicono che io sono una fuori di testa, li lei li manipola subdolamente loro non se ne accorgono..e si mettono contro di me, riesce a convincerli sempre che la cattiva sono io. Come posso fare a farlo capire ai miei figli e le mie sorelle. Mi sento una incompresa e ritenuta una con problemi mentali. Grazie sin da ora.

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  5. Fabio ha detto:

    Ciao a tutti sono un padre la cui ex compagna soffre di questo disturbo. Da 6 anni sono coinvolto mio malgrado in una guerra senza esclusione di colpi da parte di questa donna. Il mio unico scopo è salvaguardare i nostri due figli di 10 e 5 anni. Mia figlia di 10 anni, dopo l’ennesima violenza e vessazione ha avuto il coraggio di denunciare la madre, delle angherie e violenze subite negli ultimi 5 anni, durante la nostra separazione. Solo la sua denuncia l’ha portata ad essere stata affidata a me in via esclusiva. Le mie molteplici segnalazioni in questi anni, a servizi sociali, Tribunali per i Minori e Tribunali Penali, sono cadute tutte nel vuoto.
    Questo pericolosissimo disturbo della personalità, che non è contenibile con una terapia farmacologica, ma solo tramite una terapia psicologica che presume la volontà di chi ne è colpito di comprendere il proprio stato interiore. Ma il narcisista, non riesce a a prendere il contatto con le proprie emozioni e questo passo, non lo può proprio fare.
    Ho fatto leggere a mia figlia questo documento, invitandola a sottolineare con un evidenziatore quando dal lei vissuto direttamente con la madre. Le prime sei pagine erano prevalentemente sottolineate di giallo. Poi le ho tolto il documento di mano.
    Qualcuno sa dirmi quale Psicologo ha scritto questo articolo.
    Se volete saperne di più su questo disturbo vi consiglio il libro del Prof. Alexander Lowen “Il narcisismo” edito da Feltrinelli.

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  6. Lorelai ha detto:

    Questo articolo sembra scritto su mia madre, compreso il suo adorato ‘ bimbo d’oro’. In più è stata una madre molto molto manesca, e io per non farla arrabbiare facevo di tutto per essere una brava bambina nella speranza di ricevere un po’ di affetto e meno botte. Mio padre l’ha sempre lasciata fare. In questo articolo mancano consigli su come gestire la madre narcisista, visto che non posso divorziare da lei.

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  7. Stefania ha detto:

    Lorelai, posso dirti come ne sono uscita io. Ovviamente questo vale per la mia persona e non so se quanto ti scrivero’ potrà in una qualche misura aiutarti. Io ora ho cinquant’anni. Mi sono liberata del mio senso di inedeguatezza dopo tanti errori e dopo aver elemosinato per una vita il suo amore, che è incapace di dare. Ora abito a 300 km. di distanza da lei e anche al telefono riesce a “farmi stare male” ma in modo molto piu’ lieve che in passato. Come ne sono uscita? Accettando l’idea di aver bisogno di una madre ma non di quella madre. Di avere bisogno dell’amore di una madre ma non del suo amore. Certo, alcune insicurezze rimangono e sono state strumentalizzate anche in passato da altri (il mio ex marito … “non ti ama neppure tua madre” ….). Ma tutto è molto piu’ lieve perchè oramai quando le parlo prevedo già le sue risposte e quindi cerco di essere spettatrice delle sue turbe e non piu’ una sua vittima. Difficile farlo quando cerca di strumentalizzare gli altri perchè ti disprezzino …. di ieri sera al mio attuale marito “Bravo, hai fatto la dieta …. ma “tua moglie” non ha bisogno di dimagrire?” …… Per fortuna ho un compagno molto intelligente e sensibile che una volta conosciuta la mia genitrice … in dieci giorni l’ha sgamata e mi supporta. Lei infatti lo tratta in modo molto carino (nella speranza di ottenerne vantaggi economici) ma in realtà lo teme.

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  8. CINZIA TOMASI ha detto:

    Queste madri sono una vera disgrazia per i figli. Ho letto l’articolo ed è esattamente quello che ho vissuto per 60 anni e che vivrò fino a quando non me ne libererò. Ma i figli chi li difende? Chi li libera da un simile tormento?

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  9. vic ha detto:

    uguale…io sono stata devastata e ho 46 sei anni e ancora sono alla ricerca di una soluzione che mi faccia stare meglio…mi viene sempre da piangere. Ha eletto a bimbi d’oro i figli maschi che sono diventati entrambi aggressivi con me e ovviamente dopo la morte di mio padre si sono accaparrati i soldi ..mia madre se così si puo’ chiamare quando ero bambina mi ha sempre terrorizzato sul discorso sesso..peccato che quando ho detto che ero stata importunata da piccolissima mi ha detto che ero pazza e ovviamente tutti in famiglia han fatto fitta che il problema non esistesse..ha sempre denigrato quello che faccio ..come mi vesto..e siccome invece sono sempre riuscita a sopravvivere ero e sono abbastanza carina e ho un lavoro e mi sono anche laureata..le frasi migliori che mi sono sentità dire “è stata fortunata a trovare lavoro” (non è brava che ha cambiato lavoro e lavora.).Mio fratello a 52 anni sono 15 anni che non lavora e vive in casa accudito da lei che lo vezzeggia e io sono la pazza che si lamenta della situazione; un giorno quando davanti ai miei cugini ho detto “vai avanti così …tanto poi sul gobbone rimane a me visto che non lavora” sapete cosa ha risposto “magari muori prima tu di lui” e i miei cugini non le hanno detto nulla…perchè purtroppo spesso queste persone sono coperte da famiglie malate….d’altro canto se qualcuno ci ha fatto una famiglia e se le è tenute non era mica tanto normale nemmeno lui e la sua famiglia, no? mia madre e faccio fatica a chiamarla così non si è mai preoccupata , e dico mai, di chidermi “come stai”, “cosa pensi”…però è sempre pronta a chiedermi di accampagnarla (solo a me perchè i bimbi d’oro sono occupati…mah) a fare la spesa…non pulisce e preferisce uscire…per poi fare pulire a me….mia madre a sempre trovato i difetti (che brutti ..ma proprio quello li….) nei miei ragazzi….quando mi facevano o mi fanno dei complimenti subito dice “eh ma dovevi vederla prima” (che cosa vuol dire? pensa a te brutta megera) ..lei invece sempre stata bella, intelligente , indipendente a suo dire (casalinga…e ultimamente alla mia affermazione “beh dai tu hai trovato comunque il tuo amore” , mio padre morto, lei mantenuta da quell’uomo per tutta la sua vita sapete cosa ha detto “e che ne s se era il mio amore ? e’ stato l’unico che ho conosciuto?” …ma anche se lo pensi lo dici a tua figlia???? con padre morto???? e gyarda caso cme mai non te ne sei andata con le tue gambette a scoprire il tuo grande amore????)….il Natale , dopo avermi devastato la vita, lo passano tutti insieme (lei e i suoi due bimbi d’oro uno con compagna analoga egocentrica a mia madre) senza di me..perche’ ovviamente sono il capro e quella diversa da loro….il problema è che sono terrorizzata dalla sua morte definitiva e che non risolverò mai questo dolore e rapporto con lei…voi non avete paura che con la sua morte sarete devastati dalla “non risoluzione?” …dal fatto che non vi ha amato? e non si sa perchè?

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    • Laura ha detto:

      Io di anni ne ho 47 e mia madre non si è “rivelata” per la narcisista patologica che è fino a qualche tempo fa. Sarebbe troppo lungo qui spiegare i suoi comportamenti; per semplificare dirò che fino a due anni fa la bambina d’oro – anche se neppure a lei occasionalmente venivano risparmiate frecciatine soprattutto sul quanto fosse stata più brava lei a gestire casa e figli- era mia sorella (la maggiore di noi), e bene o male mio fratello ed io ce la siamo cavata abbastanza bene. Disapprovazione per le scelte scolastiche e lavorative e critiche a tutto campo non sono mancate, ma siamo sopravvissuti, anche perché il problema maggiore per noi due era ns padre (erano separati) , affetto da un altro deleterio disturbo della personalità (istrionico, bugiardo patologico e chi più ne ha…). Siccome lei era, ed è, cmq una grande codarda, non ci ha mai difeso (e adesso sostiene di non averlo fatto perché poi non le rinfacciassimo di averci voluto privare del rapporto con ns, padre…. qualcuno mi spiega come puoi lasciare entrare un figlio nella gabbia del leone e dire che l’hai fatto per non privarlo del contatto con la natura?
      Da due anni madre e sorella – per una cretinata, ma capisco che per mia sorella la misura fosse colma – hanno smesso di parlarsi (abitano in una bifamiliare, una sopra l’altra, la tensione è palpabile). Mio fratello sostiene che adesso sono io la bambina d’oro (vabbè, facciamo d’alluminio, non è che si diventa d’oro dopo una vita di critiche). Secondo me, il problema di mia madre ora è che non ce l’ha più, un bambino/a d’oro. Io abito a pochi chilometri di distanza, mio fratello a 25 ed entrambi facciamo fatica sia a passare a trovarla che a farle una telefonata. E’ diventata (ancora) più egocentrica, tutto ruota intorno a lei. Sia mio fratello che io siamo senza lavoro, però lei si offre di comprarmi l’auto nuova (ho detto di no, a me l’auto nuova non serve, semmai mi servono i soldi per la spesa e le bollette…. allora niente). Mi da dei soldi a Natale e/o al mio compleanno e mi scrive sul biglietto per cosa dovrò usarli (all’ultimo compleanno c’era il disegno di un paio di occhiali, perché si ricordava che le avevo detto di dover cambiare le lenti). Mio fratello la porta da qualche parte e lei sta li a fare il conto – tot di autostrada, tot di benzina, tot di qualcos’altro – per rimborsargli né più né meno di quello che ha speso per lei, perché non vuole avere debiti (lei ha un debito emotivo nei nostri confronti, che MAI potrà colmare).
      Se andavo a pulirle la casa quando lei sta via qualche giorno, lei mi faceva notare che le avevo messo la matita degli occhi nel cassettino di sinistra della specchiera del bagno, invece che in quello a destra. Di “grazie” non ne ho mai sentiti. Ho smesso di andare: i mezzi per pagarsi una colf ce li ha.
      Io tanti problemi non me ne faccio più, posso dire di essere contenta della persona che sono, con tutto che sono grassa e mi vesto come capita, ho una casa piccola (che lei definisce un buco) e non do importanza alle cose (i soldi) che hanno importanza per lei. Ho un rapporto bellissimo con mio figlio 14enne che lei cerca in ogni modo di demolire, volendomi far passare come madre severa ed esigente e mettendomi in cattiva luce.
      Non dico che la rabbia per certe sue azioni e atteggiamenti sia magicamente sparita, ma ho la consapevolezza di non essere la fallita che lei pensa che io sia e questo mi aiuta a mettere una certa distanza fra il mio io e le sue opinioni.
      Mi viene da dire a Vic, qui sopra, praticamente mia coetanea… allontanati da lei. Che fai o che non fai, verrai sempre criticata. Quindi che ti importa se andrà in giro a sparlare della figlia ingrata che non va mai a trovarla, non la accompagna di qua e di là e se ne frega della sua salute e bla bla bla? Mollala. Tanto non è facendo cose per lei che ti guadagni il suo affetto. Serve solo a lei come autogratificazione (ti tratta male e tu sei li a farti in quattro per lei… alimenti il suo potere su di te e stai sicura che per questo ti disprezza ancora di più).
      No, io non ho problemi con la definitiva separazione, io mi rendo conto che mia madre è una “poveraccia” che non ha saputo amare veramente i propri figli, con i loro pregi e difetti, le loro scelte e il loro modo di essere. Si, lei ci avrebbe voluti tutti laureati e di successo, ma non per noi, solo per potersi beare dell’ammirazione degli altri per come fosse riuscita a tirar su e far studiare tre figli da sola (mio padre non ha mai contribuito al ns. mantenimento).
      Alla fine non siamo noi figli ad avere i limiti che non ci hanno permessi di essere come lei ci voleva. I limiti li ha lei, che non accetta che siamo persone senzienti e non necessariamente simili alla madre che ci ha “cresciuto”.

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  10. Mi sono ritrovata molto in questo ritratto di madre e credo che sia importante conoscere questi comportamenti patologici x cercare di reagire razionalmente. Anch’io ora mi definisco una figlia devastata da una madre narcisista (nn sapevo si chiamasse così) con un padre anaffettivo e completamente succube di lei.Non vorrei ripetere tutto quello che è stato detto e in cui mi riconosco,aggiungo solo una cosa:questa madre, a distanza di quasi 49 anni dalla mia nascita,ogni volta che litighiamo, si ricorda di un sogno fatto pochi giorni dopo il parto, in cui una signora la invitava a bruciarmi perché se no con me ne avrebbe passate tante…se ne ricorda e me lo rinfaccia, sapendo così di ferirmi profondamente.

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  11. henrichetta ha detto:

    E’ la precisa descrizione di mia madre.

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  12. dile ha detto:

    Grazie. Grazie infinitamente per questo articolo. Lo psicologo che mi ha in cura dopo che il bambino d’oro mi ha quasi ucciso su sua richiesta non la definiva narcisista. Adesso potrò stamparlo e farglielo leggere. Mai vista una descrizione di mia madre più precisa e dettagliata.

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  13. Mara Silvestri ha detto:

    Finalmente la rivelazione! Credevo di essere davvero diventata orribile, ma adesso finalmente ho rivisto la donna che mi ha messa al mondo in questo articolo. Sono fermamente convinta che certe donne dovrebbero essere sterilizzate prima che possano causare danni ai propri figli (soprattutto se femmine). Crescere e vivere con una figura così, equivale ad essere segregate all’inferno senza nessuna colpa: insomma è davvero la morte dell’anima per un figlio. A tutti quelli che hanno una compagna così, vi prego salvate la vostra vita e quella dei poveri disgraziati che nasceranno da abomini del genere: fatela sterilizzare e SCAPPATE! Scusate lo sfogo, ma ogni volta che penso che in realtà non ho mai avuto una madre (bensì una specie di sorella arrogante e arrivista), mi viene da piangere e da chiedermi perchè. Evitate, uomini, che i vostri futuri figli abbiano questo tipo di morte nel cuore, perchè nulla è paragonabile a ciò che può distruggere questo mostro di donna.

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  14. A.C. ha detto:

    Ok, è chiaro che l’autore dell’articolo era presente, con una telecamera, in casa mia. Chi ha scritto questo ha visto tutto. Chi ha scritto questo… “SA”.
    1. LA PAZZIA. Ho passato i primi anni con il dubbio di essere pazza. Ho sempre saputo di essere sana, ma insomma, il dubbio ti viene, no?
    Nessuno si è accorto di niente. Hai voglia i maestri a preoccuparsi perché io ero una bambina molto chiusa. Hai voglia io a far disegni dove mi nascondo sotto a un tavolo mentre mia madre mi lancia di tutto. (Il disegno sparì, ho sempre avuto tutti i quaderni di scuola, ma di quel disegno… nessuna traccia. L’avrei tanto voluto, ma pare che non sia mai esistito)
    Quando avevo sei anni trovai delle foto di mio padre felice, insieme alla fidanzata che aveva prima di mia madre. Fu lei a lasciarlo. Chiaramente anche lui aveva dei problemi: per stare tutta la vita con mia madre, devi avere dei grossi, grossi, problemi.
    Poi se anche non li hai? Non ti preoccupare: te li fornisce lei in un attimo. Comunque trovai questa foto di mio padre felice, e della sua fidanzata precedente che sorrideva. No, dico: sorrideva. Cose mai viste.
    Quanto avrei voluto avere una madre così. Uno dei ricordi più belli è stato quello: immaginare per un attimo di avere un altro tipo di madre. Una che sorride. No, non sto parlando del “sorrisetto” (Ah quel sorrisetto. Solo chi l’ha visto spuntare in faccia alla propria madre nel momento in cui completava il diabolico piano, può capire di quale sorrisetto io stia parlando)
    Invece mi è toccata lei. Questione di fortuna. O meglio, della mancanza di fortuna. Però avere l’illuminazione a sei anni e capire che non tutte la madri sono così, è stato meraviglioso. Una svolta.
    Il problema è che sei piccolo e non c’è nessuno che ti dice: “guarda che tua madre è una pazza scatenata, cerca di sopravvivere e vattene appena puoi”.
    Tu non lo sai. Io non lo sapevo. Ho continuato a non saperlo anche se lo sapevo. Però quando ho visto quella foto… è stato quello il momento: non sono pazza, ho avuto sfortuna.
    2. LA MEMORIA. Appena me ne rendevo conto, di quello che lei faceva, di come incastrava ogni dettaglio per rifarsela con me, picchiarmi, punirmi, mentirmi, prevaricare, fare in modo che tutti mi disprezzassero… lo dimenticavo. Vivevo nel mio mondo. Credo sia stato questo a salvarmi. La mia “fervida immaginazione”.
    3 L’IMMAGINAZIONE. Passavo il tempo a leggere. Notti intere. Quando leggevo non ero lì, in quella casa. Quando leggevo dimenticavo e soprattutto non sentivo niente, il tempo passava veloce.
    Mi portarono anche a fare una visita dall’otorino, perché mi chiamavano, mi urlavano e io non li sentivo nemmeno. Non è che lo facessi apposta: proprio non li sentivo, io non ero lì. L’otorino disse che avevo un udito perfetto, grazie tante.
    In casa non avevamo la televisione, perché deforma la mente. La comprai io a i 13 anni. La pagai trecentomilalire. Avevo impiegato più di un anno per mettere da parte i soldi. Dopo poche settimane questa televisione sparì. Non ricordo che scusa usarono. Ma insomma, era “mia” e potevo scegliere se vedere Creamy o George. Inaccettabile.
    In compenso in casa avevamo un pianoforte. Sì, perché io DOVEVO saper suonare il pianoforte. Sono stonata, non era nella mia natura, era una cosa che detestavo. Con tutta me stessa. Ma tre anni di solfeggio e due di pianoforte non me li ha tolti nessuno. E devo dire che ogni lezione, ogni momento erano una sofferenza vera. Quel pianoforte li valeva proprio i soldi che era costato. Non ci facevo l’abitudine. Quando finalmente riuscii a smettere gli anni successivi furono un continuo rinfacciare di tutti i soldi che mia madre aveva speso. Il pianoforte è sempre lì.
    4 I SOLDI. C’erano per un parrucchiere a settimana (il suo) c’erano per l’estetista. C’erano per i vestiti di Armani, Versace e Max Mara. Io andavo in giro con gli abiti smessi di mia cugina. Se mi comprava qualche cosa di nuovo si accertava bene che fosse costosissimo (per potermelo rinfacciare nei mesi a seguire) e del tutto importabile: desueto, stravagante o eccezionalmente brutto. Mi prendevano per il culo i compagni di classe e persino le maestre e poi i professori.
    Il risvolto positivo è che ora posso andare in giro vestita in qualunque modo e sentirmi perfettamente a mio agio.
    5. LA DROGA. Noooo mia madre era una persona per bene. Niente droga: Alcol e psicofarmaci. Fino ad essere ricoverata nel reparto di psichiatria della nostra città. Con la camicia di forza. Quando ne uscì di questo si lamentava: le avevano pure messo la camicia di forza. Ma ovviamente tutto ciò non è mai accaduto. Me lo sto inventando io. Io che l’ho sempre odiata fin da quando ero piccolissima (questo mi rinfaccia in età adulta, ovviamente solo se siamo da sole e senza testimoni). Mi chiedo: ma se una donna finisce ricoverata in psichiatria, nessuno si domanda le disgraziate figlie di questa donna che cazzo di vita stanno facendo? Il dubbio potrebbe venire, no? No.
    6. LA SORELLA. Le figlie, sì, perché eravamo in due. La mia sorellina era una bambina d’oro. Lo dico senza rancore perché so che ha sofferto tanto anche lei. Ed era proprio buona, lo è ancora, per davvero. Ha sempre detto di sì, obbediente, lasciava correre, fin da piccola era così. Anche lei ha le sue cicatrici. Non riesce a credere alla realtà di certi eventi, tra cui il ricovero di nostra madre, o le botte che prendevo ogni giorno. Probabilmente ha dimenticato, poi era piccola. Purtroppo è convinta che il motivo della tensione in famiglia fossi io. Del resto questo le è stato fatto credere fin da piccola, e non ha mai visto, con i suoi occhi, il contrario.
    7. MA IL PADRE DOV’E’? Eheheheh. No, perché viene il dubbio, vero? Il padre fa finta di non vedere. Il padre ha altre donne. Noooo ma cosa dico mai. Il padre fa i turni di guardia, lavora, ha da fare. Ma anche quando c’è… Ragazzi. Vogliamo parlare di quella volta che mi strusciò il peperoncino sulle mucose di naso e bocca? Eh, sì. Questa è un’altra delle cose che mi sono “inventata”. Non è mai successa. Coff coff… Comunque dicevo, mio padre? Boh. Non sono mai riuscita a avere una spiegazione sul perché mi abbia lasciata nelle mani di una pazza e abbia avallato e coperto tutte le sue malefatte. Ma insomma, da un padre così, mica ti aspetti una spiegazione.
    8. ACCETTARE. Sì. Con un’accetta però. Un’accetta per tagliare ogni legame, come minimo. Il problema sono tutti gli altri. I parenti stretti e lontani, i conoscenti. Tutti convinti che io sia una figlia ingrata, degenere, “cattiva”. Io non mi prendo cura a dovere dei miei figli (Capito? Mica li “curo” per bene, come ha fatto mia madre)
    Ora sono seria: ho dovuto accettare non solo di aver avuto una madre così. Ma anche che tutti intorno la me la ritenessero un’ottima madre, e per un motivo o per un’altro avessero una pessima opinione di me. Ho tagliato i ponti con tutti. Tanto è inutile: non appena avevo un motivo per frequentare un parente, subito arrivava la telefonata, l’intromissione di mia madre che faceva in modo di rovinare tutto.
    9. I MIEI FIGLI. Dico un’ultima cosa: ho una baby sitter bravissima. Preziosa. Una persona rara. Mia madre le telefonava e la teneva al telefono un’ora alla volta. La poveretta era disperata, ma non riusciva a riattaccare senza sembrare maleducata. Per convincerla a non rispondere alle telefonate ho detto alla baby sitter: “Devi decidere: parli al telefono con mia madre OPPURE lavori per me e metti quel numero tra gli indesiderati”.
    10. GRAZIE. Per questo spazio, per l’articolo che ho letto. Per la possibilità di lasciare questo lungo, lunghissimo sfogo e leggere le altre testimonianze. Perché solo chi c’è passato “SA”. Perché avete aperto una finestra, io mi sono affacciata e mi sono detta: To’, guarda. Non sono da sola.”

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    • NON sei da sola! e una chicca te la scrivo: ho ancora un bellissimo pianoforte a casa che vorrei vendere… io amavo la musica e sognavo di averne uno. Mia madre me lo regalò per i miei 12 anni: un bellissimo pezzo di antiquariato perfettamente intonato con i mobili dello studio ma… scordato e NON accordabile. L’ho suonato scordato per un po’, ed è ancora lì

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    • Ale100 ha detto:

      Ciao Narcisismopatologico. Ti vorrei chiedere un favore: causa imbranataggine patologica appaio con il mio nome e cognome. Ti sarebbe possibile cancellare il cognome oppure cancellare il mio post? (Se vuoi lo reinserosco con un nickname. Ora lo salvo…)
      Grazie!

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    • Mariateresa No ha detto:

      Vita molto simile fin nei particolari…anch’io ho creduto d’essere pazza, soprattutto nella fase adolescenziale, dove già da sola metti in discussione tutto e di certo non ti aiuta essere affiancata da una madre simile. C’erano i soldi per le sue creme da viso anti-rughe costosissime, per la sua estetista e per i suoi bei vestiti che io spesso invidiavo…poi c’erano liti tra lei e mia nonna (sua madre) che le faceva notare quanto poco si prendesse cura di me, mandandomi in giro con abiti ormai piccoli o consunti, non portandomi mai a giocare in un parco, non preoccupandosi quando cominciai a dare i primi segnali di problemi di salute (sono celiaca ed ho cominciato ad essere fortemente sotto-peso intorno ai 10-11 anni). Lei attribuiva i miei problemi al fatto che fossi una bambina introversa, difficile da “gestire”, svogliata, pigra, viziata (!!!)…non ha mai preso in considerazione che potessi avere un problema fisico trascurato, poi diagnosticatomi da adulta, dopo i 30 anni, sentendomi dire che, anche se all’epoca della mia infanzia (ho 49 anni) era una patologia poco conosciuta, qualunque genitore “attento” si sarebbe accorto che avevo un problema di salute. Ma lei aveva attenzioni solo per sé stessa, nessuno aveva problemi più grossi dei suoi e tutti, ma proprio tutti (parenti, amici, colleghi di lavoro), erano persone indegne di stare al mondo per qualche motivo incomprensibile Nell’arco di pochi anni, dopo la separazione da mio padre, mi isolò da tutto il parentado, sia paterno che materno, perché era riuscita a litigare pesantemente con tutti allontanando gradualmente le persone spaventate dalla sua perfidia.
      Mio padre scappò, letteralmente ad un certo punto sparì e si rese irrintracciabile per anni senza una residenza, non capivo allora, ero troppo piccola per comprendere, ma quando ebbi l’età della “ragione” e l’indipendenza economica (intorno ai vent’anni), scappai anch’io per sopravvivere…e cominciai a capire la fuga di tutte le persone che dopo averla conosciuta si rendevano conto, nel tempo, della sua crudeltà autentica, insita nell’anima.
      Mio fratello, poco + grande di me, dopo la separazione dei miei genitori, fu cresciuto per qualche anno dai nonni paterni (scuole elementari e medie) in un’altra città, a 50 km di distanza, perché lei non era in grado, non voleva occuparsi di noi, significava rinunciare a parte di sé stessa… quando sua madre (mia nonna materna) le disse che non se la sentiva di accudirci entrambi per giornate intere (perché era ormai verso i 70 anni e cominciava ad avere qualche acciacco) lei come soluzione ci separò, rendendoci quasi estranei, facendoci crescere gli anni dell’infanzia e dell’adolescenza lontani, senza essere giustificata da problemi economici, solo dal suo narcisismo patologico. Lavorava, era impiegata in Comune, aveva uno stipendio all’epoca + che dignitoso per poter mantenere sé stessa e noi, ma questo avrebbe comportato rinunciare alle creme costose o ai vestiti firmati.
      Ho avuto la forza di scappare da una simile manipolazione giovane e senza nessun appoggio oltre ad un lavoro stabile, credo d’essermi in parte “salvata” perché ho capito molto presto che l’unica salvezza era allontanarsi il più possibile da una persona del genere. Ho fatto anche due anni cc. di analisi, intorno ai trent’anni, per riparare i danni che aveva fatto alla mia personalità, perché di danni ne ha fatti anche se me ne sono allontanata da giovane…per capire…ma non c’è nulla da capire…bisogna solo imparare a convivere con questo vuoto affettivo creatosi nell’infanzia e non colmabile da nessuno nell’età adulta, accettare che ci sono anche questo tipo di madri totalmente incapaci di occuparsi dei propri figli e che non cambiano, neanche quando un figlio diventa adulto e vorrebbe un rapporto basato sulla stima e sul rispetto…perché loro non sanno cos’è il rispetto verso gli altri.
      Grazie per l’articolo, mi ha fatto sentire meno sola e più compresa.

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  15. Provo a cancellarlo perchè non credo di poter togliere dei dati dal tuo nick name. ti ho anche pubblicato anonimamente sulla pagina fb! grazie comunque per questa tua condivisione.
    …..
    Ci sono riuscita! ok

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  16. cin ha detto:

    mia madre…ci sono voluti 46 anni, e soprattutto 11 anni dalla morte di mio padre per capire.
    sono la sua dama di compagnia, la sua commercialista, la sua autista, e all’occorrenza badante e donna delle pulizie (per fortuna puo` permettersene una a pagamento dacche` ho iniziato a rifiutarmi di badare alla sua casa). la sua frase mitica: i genitori da anziani dovrebbero essere mantenuti dai figli, e invece io devo preoccuparmi di avere I mezzi per la mia vecchiaia, perche` voi due non avete niente (ha 80 anni…). Io e mio fratello lavoriamo ovviamente, e io mi pago il mutuo per I miei 50 mq, mia madre vive in 160 mq da sola, col cane, e si lamenta delle spese.
    descrivere tutto e` pressoche` impossibile, e` il romanzo di una vita, che include anche esorcismi fatti su di me per liberarmi da male, ovvero da me stessa, quella che sono come sono. Io di fatto non so neanche bene chi sono ne` cosa avrei voluto fare nella vita, quale poteva essere il mio stile di vita. Sono diventata un’immagine a due dimensioni appiattita su di lei.
    Mio fratello appena ha potuto se n’e` andato, ora viene a trovarla ogni tanto, per farle vedere I bambini. Lui e` il bimbo d’oro, poverino, perche` ha i bambini. Non ho mai ricevuto una telefonata da lui per chiedermi come sto, se ho bisogno…Assenza totale.
    E io come una paladina a difendere mia madre dalla sua solitudine finche` si e` insinuato man mano il dubbio che il suo scopo vero sia distruggere in partenza ogni mio tentativo di vita autonoma, di – non dico felicita` ma almeno – serenita`. Ogni mio tentativo di relazione amorosa, e` stato da lei ostacolato subdolamente, avvelenandolo pian piano, anche a causa dei miei idioti tentativi di coinvolgerla, ad esempio nelle vacanze o in qualche gita fuoriporta, per non lasciarla sola. Amicizie sue, nessuna.
    Sono passati anni e mille cose, casi, miei pianti disperati, due cicli di psicoterapia (vai vai dallo psicologo che non sei tutta giusta!! salvo poi dire che mi hanno rovinato loro mettendomi in testa cose e mettendomi contro di lei). ora mi rimane pochissima compassione ma tanta tanta rabbia. Non ho piu` affetto, tenerezza, ma penso che se non ha piu` me non ha piu` nessuno. A volte mi sento in gabbia, impossibilitata a decidere alcun cambiamento nella mia vita, anche cambiare citta` e andare a vivere fuori (cosa che desidero tantissimo) e` un muro invalicabile dato che abito nel suo palazzo e la lascerei sola…
    quando ero ragazza pensavo le cose miglioreranno, ma ora penso che gli anni stannp passando e io sono rimasta qui, legata al palo come il cane.

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    • Lovely ha detto:

      Ciao Cin,
      io ho 29 anni e credo di aver scoperto tutti i tentativi manipolatrici di mia madre solo ora, in questa seconda psicoterapia. Io sono andata a vivere all’estero dato che da sempre è il mio sogno, non comunque senza continui rimproveri perché sono una figlia ingrata e dato che, purtroppo, per un certo periodo ho avuto bisogno di lei economicamente. tutta la mia vita finora è stato un contino susseguirsi di sensi di colpa e relazioni sbagliate con uomini altrettanto sbagliati. Sin da piccola sono stata vittima di sottili violenze psicologiche, risatine sulle sofferenze che lei mi faceva provare e continuo controllo su tutto. Non mi era mai permesso di dormire a casa di un’amica. Si ripresentava il giorno dopo alle 7 di mattina per riportarmi a casa con mille rimproveri di come lei fosse malata e sola e io fossi talmente ingrata. Durante la separazione da mio padre (schizofrenico) l’ho sempre supportata ma non potevo mai concedermi tempo per giocare con i miei amichetti. Lei arrivava e con un qualcosa in mano e mi picchiava. Dovevo tornare subito a casa a fare qualche dovere.
      Sono cresciuta piena di rabbia per tutto. Mio padre era ammalato e mi picchiava ed era “pazzo”, io ero pazza come lei a suo dire, lei mi picchiava senza motivo. Ho creato un mostro e ho cominciato a lottare contro di lei. un mostro fatto di rabbia con il quale per anni mi sono massacrata. Sì, perché la rabbia dimostra ulteriormente quanto tu sia sbagliata e bisognosa di aiuto. E intanto l’aiuto l’ho chiesto sempre io e mai chi mi ha messo al mondo ma per fortuna non me ne vergogno.
      Una volta le venne un tumore al seno. Iniziò a dire che la causa ero io e a bestemmiare che venisse tutto a me.
      Oltre a questo ho vissuto nel caos più totale anche a casa mia. Vestiti dovunque, 0 ordine e sempre io a pulire. Che schifo. A volte mi guardo e ringrazio il cielo di essere diversa pur con tutti i mie difetti.
      Vivo con tanta confusione e paura di non riuscire mai a essere autonoma e felice. Spesso mi sento in colpa. Mia nonna e mia madre non fanno altro che ripetermi che solo loro mi vogliono bene. Inizio a vedere i miei rapporti sbagliati in virtù del caos che ho passato. Non è ancora finita.
      Ho avuto un periodo orribile all’estero e sono tornata per qualche mese ma forse sono tornata inconsciamente per compiacerla.
      Riparto a fine mese. Non posso arrendermi. Sono figlia unica e piena di responsabilità ma non posso rinunciare alla mia vita per nessuno. Non posso sempre fare le scelte degli altri ( come l’università che io non volevo nemmeno fare).
      Nel frattempo sono in cura da uno psicoterapeuta.Il puzzle di questo caos si fa sempre più nitido. Ho voglia di vivere e non voglio perdere la speranza. Non posso arrendermi.

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    • chytty ha detto:

      Stessa storia molto simile alla mia purtroppo 😣 anch’io me ne sono resa conto adesso che ho 40 anni .Adesso lei ne ha 70 di anni e ogni volta che sta male gioca il ruolo della vittima morente cerca di tenermi i pugno con questo visto che anche mio fratello il figlio gold se ne andato all’estero a vivere .Sto cercando di lottare con la rabbia e non farmi manipolare ma non è facile 😭😭

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  17. Pingback: MADRI NARCISISTE – rebder.it

  18. Massimo ha detto:

    Illuminante….devastante….necessario. Questo articolo descrive in toto il tipo di madre che ho avuto. A 48 anni suonati ancora adesso,a volte,il dolore immenso che mi ha causato torna a lacerarmi. Nelle amicizie,nel lavoro,nella mia autostima. Non ho risolto,ma mi sono vendicato e ora lei mi sta alla larga. Peccato che la vendetta sia arrivata solo tramite la morte di mio padre,vittima inconsapevole anche lui,ora lo so,di quella poco di buono. Ho tanti rimpianti,da cui cerco di liberarmi come posso. Tanto tempo perso inutilmente a cercare il suo amore e a non capire perchè io non lo meritassi. Tanto tempo a sentirmi profondamente sbagliato e non degno di vivere felicemente. La odio,ma per fortuna,ora come ora,per la maggior parte del tempo mi è ormai indifferente. E’ vecchia,piena di acciacchi e negatività. Non può più ribaltarmela addosso,come ha sempre fatto,perchè ho saputo coglierla in fallo nel suo più madornale recente errore e l’ho sputtanata davanti al resto della famiglia. Ora nessuno ne parla più,ma tutti sanno. E lei lo sa. E’ sufficente. Ah,dimenticavo….anche trasferirmi,anni fa,a vivere a 250 km da lei non è stata una cattiva idea. Coraggio danneggiati,tutti voi che scrivete come me:abbiamo avuto delle madri di…. si,quella roba lì,marrone e puzzolente. Ci hanno scippato il passato,che però ormai è appunto passato. Non permettiamogli di rovinarci anche il presente e il futuro. Un abbraccio a tutti.

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  19. tiziana libre ha detto:

    Ho quasi 50 anni e sono fortunata ad essere viva. Sono stata annientata da una donna malata alla quale è stato permesso di mettermi al mondo e che ha scelto come compagno di vita un essere pusillanime, un colluso nevrotico e senza orpelli, un verme che le calzava. Tutto quanto descritto nell’articolo risponde alla mia esperienza e ci sarebbe da aggiungere ancora e ancora esempi, anni, secoli d’agonia. Qualche anno fa ho deciso di ripudiare in blocco tutta la situazione, con annessa “bambina d’oro”, cioè l’altra figlia e la sua marcia prole. Ringrazio Dio, il fato e soprattutto me stessa per essere riuscita ad andare sempre avanti, evitando il suicidio e soprattutto facendo leva sulla mia professione che tante volte mi ha salvato anche dal baratro economico. Un matrimonio distrutto alle spalle e un secondo mai considerato tale non mi hanno azzerato emotivamente come l’ammissione obbligata e dura di aver avuto come figure di riferimento due malati psichici. Mia figlia oggi è grande e capisce quasi tutto della mia scelta anche se spesso ancora non ha pronte le armi per difendersi dai giochini manipolatori della nonna ed esce da rari incontri con lei con un senso di spossatezza emotiva, di angoscia e senso di abuso che non è in grado di decodificare. Io la aiuto per quanto è possibile nell’osservare le emozioni che sente quando è a contatto con la nonna e al dopo…e certamente è evidente che il malessere non ha matrice spontanea. Con la mia scelta di evitamento totale del mio carnefice ho accolto anche i giudizi banali e banalizzanti dei più. C’è e ci sarà sempre chi mi dice che “in fondo è tua madre”, ecco in fondo, molto in fondo ho interiorizzato e spesso dico che i miei sono morti quando ero molto piccola, che non ho mai conosciuto la mia famiglia, che non ho fratelli e sorelle e non credo d’essere meno fortunata di chi ha tutto questo, visto ciò che poi vedo e sento nelle altre pseudo-famiglie da “mulino bianco”. Ritengo invece che questa mia vita sia oggi più ricca e più vissuta di molte altre e che proprio il mio Vietnam interiore mi regali ogni giorno nuove esperienze di crescita, come se avessi una fame esistenziale. Il mondo mi incuriosisce, le persone sono mondi da esplorare e l’assenza di radici mi regala la possibilità di sentirmi a casa in Italia, come dall’altro capo del mondo e ovunque sono trovo quel calore e quell’accoglienza che non ho mai avuto. Si può volgere tutto o quasi al positivo….senza necessariamente raccontare il proprio passato. Ora so che nel posto più remoto al mondo mi sento “a casa” e che quando penso alla parola “madre” ..penso alla “madre Terra” .

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  20. Cartafilo ha detto:

    cercavo su google un sinonimo per capire gli atteggiamenti di mia madre e approdo su questo articolo. Sconvolgente, annientante nella sua brutalità e totalmente vero. Anche se mai direttamente violenta (la mia è vigliacca, aizzava la buonanima di mio padre) ha fatto pochi danni, si, posso affermare che ho subito “poco” perché a 14 anni scelsi si andare a lavorare per la mia indipendenza economica (non mi prendeva mai un vestito perché non lo meritavo) ma la pagai cara per anni, io ero la cattiva, quella che non dava i soldi in casa, (dopo aver foraggiato a suon di milioni la ristrutturazione di casa) quella che si ostinava a rifiutare di fare come diceva lei mentre il bambino adorato otteneva benefit senza mai uno sforzo, perennemente giustificato e premiato. A 21 anni sono andata a convivere e li ho messo finalmente i miei paletti, paletti di carta ovviamente perché LEI è sempre li pronta a giudicare, paragonare, denigrare. Quando è nata la mia primogenita ha preteso che non la chiamasse nonna ma solo col suo nome, poi ovviamente quando mia figlia la chiamava per nome si rendeva conto che aveva creato un distacco, cavoli, una possibile preda che gli sfugge per una sua egocentrica defaiance! Oggi ho 46 anni, sono una madre felice di due splendide ragazze e ho un marito meraviglioso (lo stesso della convivenza) che ogni volta che la serpe mi faceva sentire in colpa mi apriva gli occhi. Non è facile, fa male, ma non siamo pazze, non siamo malate o sbagliate, io posso solo ringraziare questa donna che nel suo male mi ha reso una donna, moglie e madre migliore, infatti ho fatto tutto l’opposto che lei ha fatto con me. Oggi non la odio, non la temo, non la disprezzo, provo solo un enorme indifferenza. La chicca finale che vi do è che in combutta col figlio d’oro è salita dove abito io, (lei è a 900 km grazie a Dio) ovviamente a spese del figliolo e mantenuta a casa di lui, tutto per vedere il suo primo nipotino maschio (dopo 4 mesi dal lieto evento) e nei sei giorni che si è trattenuta mi ha detto che ci saremmo viste, che sarebbe venuta a casa mia, anche il giorno prima della partenza. La sera prima di partire, visto che io non avevo accennato nulla sull’andare da lei (contestualmente nella tana del lupo al massacro) ha detto che lei non poteva, il prediletto aveva l’auto guasta, quindi sarei dovuta andare io da lei. Per un breve ma infinito momento ho quasi ceduto, alla fine ho accampato una balla pure io e non sono andata. Ovviamente tutta questa macchinazione era finalizzata a farmi incontrare con mio fratello e conoscere il figlio, cosa che non ho ancora fatto. L’indomani è ripartita, quando l’ho sentita era tutta stizzita e parlava a monosillabi, ma non provo nulla, nessun senso di colpa, non mi piego più, l’ho bloccata dai miei contatti e non mi interessa saperne più nulla. Oggi ho scoperto di avere una madre la cui malattia ha un nome e mi sento fortunata ad esserne quasi fuori, si quasi, perché quando morirà avrò a che fare col bambino d’oro che sarà prontissimo a fare le veci della sua adorata madre. Grazie, grazie davvero per questo articolo, grazie per questo piccolo spazio di sfogo e confronto, ora anch’io so di non essere pazza, vivrò felice nel mio status di pecora nera ma so che non sono sola e questo mi basta. Che la vita vi sorrida sempre!

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  21. elvia belviso ha detto:

    Sempre la descrizione di mia madre. Ho 44 anni e lei è pure peggiorata. Io sono malata e non posso scappare. I medici dicono che a 84 anni non la posso cambiare e nemmeno loro. Come pensano che una povera malata possa sopportare? Si può essere una vittima tutta la vita!!!???? Non vedo via d’ uscita. Non sono il tipo che si deprime, ma soffrire tutti i giorni dalla nascita è dequalificante e sminuente. Non trovo aiuto forse xke’ non può cambiare lei e non posso scappare io. Non è una madre è una matrigna biologica.

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    • anche io ho ancora un’ombra grande che incombe su di me.. la matrigna biologica non è più viva ma quella interiorizzata purtroppo ancora si.
      E’ una lotta e a volte penso che se avessi avuto la chiarezza di ora, da bambina, le cose sarebbero andate diversamente.
      Purtroppo sono andate così. Io credo in una giustizia universale e mi impegno, al meglio delle mie possibilità, affinché le mie prossime incarnazioni – se ci saranno – saranno differenti e migliori. Spero di non incontrare mai più mia madre, neanche di striscio.
      In questo periodo faccio molti sogni che la riguardano e, se da un lato sono sfranta, dall’altro ringrazio perchè stanno emergendo dall’inconscio questi putridi contenuti e me ne posso finalmente liberare.
      Ognuno di noi ha una battaglia da combattere, uno scopo, una missione. Cerchiamo di capirla e non tirarci indietro.
      A forza di farcela ce la facciamo.
      Ti auguro il meglio.
      Un grande abbraccio da me

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  22. Debora ha detto:

    E come si può tagliare i ponti con questa persona?

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  23. roberta ha detto:

    grazie per aver condiviso l’articolo, sono in una situazione simile, ho appena visto i miei dopo circa 6 mesi, e mi ha colpito in particolare il SORRISETTO di mia madre, quel modo che ha di gioire quando vede che ha “colpito”. E’ stato come vederlo al rallenty, mi ha fatto capire che è sempre in guerra, Mio padre nega e la difende, nonostante anche lui ci stia male a non vedermi mai pensa sia tutta colpa mia, l’INSENSIBILE. Io cerco di vederla il meno possibile, e dopo averla vista la odio (fino allepisodio rallenty la compativo), ma purtroppo (a quanto pare, è una reazione non casuale tra noi figlie di madri narcisiste…) ho dei problemi economici anch’io, per cui in parte dipendo da loro. Ero andata a vivere lontano da lei (“ma sempre da me devi tornare” also spracht ) e sono dovuta tornare per problemi pratici (la casa)..questo ha portato a rifrequentarci quel tanto che basta (5-6 volte) per cercare di manipolare il mio ragazzo, che per fortuna l’ha capita subito e per mettere il bambino d’oro (mio fratello) contro di me ancora più di prima.. oltre alla sua ragazza e a chissà chi (la lista sarà infinita ormai). Anch’io non posso più avvicinarmi a nessun parente. L’unica COSA POSITIVA (c’è sempre, io ho fede) ^^ : mi sento fortunata, perché fin da piccola ho capito che non mi voleva bene, quando entrava nella mia stanza e mi diceva che non ero buona a niente perché mi trovava a leggere (lei è insegnante, manco mi avesse trovata a sezionare dei vermi), o quando mi rinfacciava che mi aveva trovata a 2 anni (così piccola e già così malvagia!) a disegnare sul lenzuolo e io avevo osato piangere appena avevo visto mio padre (“Ho capito subito che eri una smorfiosa!”). Penso che dovrei vendicarmi, fin’ora ho pensato a vendicarmi vivendo, ma mi ha incuriosito il post dell’unico uomo che si è vendicato: come ha fatto? Credo in un RICONOSCIMENTO, in una giustizia. Non ho mai avuto una madre, e adesso non ho neanche un padre e un fratello. Che sia solo l’INDIFFERENZA il modo per allontanarsene? Scusate se mi sono dilungata, non ho mai parlato con altre persone che ci sono passate. Grazie ancora per aver condiviso, è un articolo che stamperò e rileggerò insieme al mio ragazzo, con tutti i commenti ^^ Grazie.

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    • massimo ha detto:

      Se vuoi posso pubblicare,se è concesso,una lettera,un promemoria,che mi ero scritto quando si ruppe la diga. Quando mia madre si mostrò a tutti per ciò che era. E’ uno scritto che mi è costato sofferenza,ma che ogni tanto torno a leggere,per ricordarmi che non è mai stata colpa mia se lei è quello che è e che è sempre stata. Un abbraccio,Massimo.

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  24. ELEONORA ha detto:

    È la descrizione minuziosa di mia madre,i miei sono separati quando ero una bambina ed ora comprendo,ai padri dico solo una cosa non lasciate i vostri figli da soli, mio padre ha abbandonato me e mio fratello…anni di abusi da parte di mia madre ed ancora adesso che sono grande.ultimamente ho capito cosa abbia ero convinta fosse solo depressa, purtroppo non ho le capacità economiche per potermene andare via di casa. Anche se mi caccia ogni due giorni, costringendomi a dormire fuori…volevo sapere se esiste un modo per difendersi da queste persone grazie

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  25. Irene ha detto:

    Grazie, questo articolo mi ha aperto gli occhi! Mi sono ritrovata in tutto e per tutto, è proprio mia madre quella descritta! 38 anni di abusi, 4 di terapia e un dolore enorme…. considerando che mio padre è morto quando avevo 5 anni e l unica cosa che mia madre mi ha sempre detto è che lui non mi voleva, non mi ha mai guardata e per fortuna è morto lui e non lei… roba da pazii. .. tenermi tutto dentro perché le angherie si consumano in privato, e in pubblico lei fa la mamma perfetta, e io ovviamente la figlia pazza… Vorrei solo che qualcuno capisse il mio dolore, che qualcuno per una volta mi dicesse che non sbagliata e malata come lei mi ha sempre fatto credere. Ma penso non succederà mai, e avrò questo dolore e questa cilpa per tutta la vita. Persone così sono troppo abili a mascherare ciò che sono in realtà. … Per fortuna ho un ottimo terapista che per primo mi sta aiutando a tagliare questo rapporto malato per sempre.

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  26. Lucia Aculieda ha detto:

    Salve a tutte e scusate il disturbo. Io ho scritto un monologo interiore sulla mia esperienza. Mi è servito per capire ciò che è stato ed ha rappresentato il vero punto di partenza per provare a superarlo. Il link è questo https://www.amazon.it/Lettere-una-madre-Vibrazioni-sopravvissuta/dp/1521925240/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1502789282&sr=8-1&keywords=lucia+aculieda. Grazie e scusate ancora

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  27. Monica ha detto:

    Bellissimo articolo fatto mokto bene.ho rivissuto 40anni in pichi minuti e ho molto apprezzato gli altri commenti. … è difficile far capire agli altri cosa sia vuver con tali vampiri. …recitano bene e ti fanno terra bruciata ovunque. ..nn sono in grado di cambiare e mai lo vorranno fare . Sono buchi neri fino la morte.

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  28. eli61 ha detto:

    Non c’è quasi una parola che non corrisponda alla mia storia… Il bambino d’oro (“tu sei nata per papà, io aspettavo lui…”) portato all’onore degli altari e anche adesso che è portato all’onore della cronaca giudiziaria per latrocini vari “è un santo perseguitato nel nome della sua enorme bontà! è come don bosco!!” (e lei ovviamente la madre del santo). Io adesso sono la stronza che si è inventata tutte le cattiverie sul bambinello (insieme alla Stampa, Repubblica, RAi3 ecc.). La mia chicca: quando mi sono sposata (ovviamente con un maschio abusante) mi ha offerto la vera appartenuta alla nonna. Nel gioco di potere il mio nuovo aguzzino mi vietò di accetarla e io con gran tristezza dissi che non potevo accettare, Lei con grande comprensione cinguettò “capisco, allora ci montiamo una pietra e diventa un anello che porterai lo stesso”: il mese dopo ha regalato la vera alla futura moglie del bambinello dicendo che io lo avevo rifiutato del tutto e ovviamente mente ancora adesso sulla faccenda.. 25 anni dopo piango ancora. E la storia continua.
    Io non so come sopravvivere a questa devastazione…

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  29. leyani ha detto:

    Ho bisogno di aiuto mi sta massacrando sono sola

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  30. Singer95 ha detto:

    Sono una ragazza di 22 anni e SI, purtroppo anche io ritrovo mia madre in molte cose scritte in questo articolo. Tutto è iniziato a peggiorare quando i miei si sono separati e da quel momento mia madre è iniziata a diventare una ragazzina di 16 anni. I ruoli si sono completamente invertiti: Io sono la mamma e lei l’adolesciente…io sono quella che rimane a casa a pulire e lei quella che esce con le amiche per andare a ballare. Non lascia nemmeno un secondo il suo cellullare perchè deve chattare su facebook e “spararsi selfie come se non ci fosse un domani”, è una fumatrice accanita e non fa altro che riempire casa di fumo senza nessun rispetto per noi che dobbiamo inalare tutta quella robaccia, a casa ormai non cucina e non fa quasi neanche più le faccende, quindi devo sempre provvedere io e come se non bastasse ha anche il coraggio di lamentarsi e dire che io non faccio niente.E poi c’è mio fratello minore completamente plagiato e manipolato mentalmente da lei tanto da mettermelo contro e difendersi perennemente la madre. Mio padre dice che lei è sempre stata cosi…quando stavano insieme tutto questo noi figli non lo vedevamo perche era come se lei avesse dei freni e dei filtri che gli dava lui….adesso, invece, è partita proprio con la testa e non so come fare…. mi ha abbandonata su ogni piccola cosa e per questo mi sento molto sola….come se non avessi una madre…perchè adesso manca davvero poco che sia io a badare a lei….Ora quello che voglio è andare via il prima possibile da questa casa e nel frattempo tenere duro e sopportare. Con lei purtroppo non ci si può parlare…è una persona che non ha mai pronunciato la parola “scusa”, è molto orgogliosa, testarda,e non ammetterebbe mai i suoi sbagli.

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  31. Libera ha detto:

    Grazie per la rivelazione illuminante e per il senso di sollievo che ho provato alla scoperta di non essere pazza, leggendo questo articolo.
    Mi piacerebbe sapere come fare per uscire da questa situazione: potete mettermi in contatto con un esperto del settore, per favore? Su internet non riesco a trovare nulla; trovo per lo più altri articoli simili sul narcisismo perverso, anche se fin’ora nessuno di essi era stato così esplicito e liberatorio come questo che ho appena letto.
    Inoltre mi piacerebbe sapere qualcosa di più su un metodo che mia madre ha di farmi sentire stupida e sminuita anche quando mi arrabbio in modo del tutto “giustificato” ( e con questo termine intendo semplicemente che mi arrabbio per cose per le quali si arrabbierebbe chiunque ). Mentre provo rabbia per un evidente sopruso e parlo a toni alti, lei pronuncia frasi a mezzavoce, rivolgendosi mio padre o ad altre persone, o anche da sola, mettendo in ridicolo quello che dico, che faccio o il semplice fatto che mi sto arrabbiando. Non riesco a capire cosa sento, so solo che è come se non avesse rispetto neanche della mia rabbia, come se la sminuisse la svilisse e la ridicolizzasse e con essa, ovviamente, anche me. Sposta l’attenzione sull’azione prodotta dalla mia rabbia e coglie l’occasione per rendersi vittima di quello che faccio. Per esempio dice: “Mamma mia, mo non la smette più!” Come se non avessi diritto di provare rabbia, non so…
    Ho molta confusione e difficoltà ad esprimere quello che provo in questi momenti. Mi servirebbe un aiuto a capire, perché quando fa così mi sento così male che vorrei provocarmi la morte, giacché la sensazione che mi si presenta nel cuore e: “di qui non passi! Rimarrai sempre così! Non riuscirai ad emergere. Mai!” Certe volte il pensiero della morte sembra proteggere la mia esistenza, perché una volta morta nessuno può abusarne e con essa la mia esistenza è solo mia!
    Naturalmente non ho mai tentato nessun gesto estremo, ma certe volta mi sembra di non riuscire a resistere.

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    • erika ha detto:

      fatti prescrivere dal tuo medico un ciclo di sedute dallo psicologo con il s.s.n. – paghi solo il ticket – e non andare in depressione! lei vuole vederti a terra!
      Mia madre è arrivata a denunciare il falso alla magistratura, accusandomi di aver aggredito l’amante di suo marito (mio padre), pur di mettermi nei guai. Salvati, queste sono davvero pazze da internare!!!!!!!!!!!!!!!

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    • Black Sheep ha detto:

      Non dare mai una reazione emotiva a una persona tossica; lo adorano, non li importa se sei arrabbiata o felice … useranno quell’emozione contro di te. Ma hai ragione, non vuoi mantenere quelle cattive emozioni bloccate nel tuo corpo, è molto importante lasciarle uscire. Puoi parlare con un psicoterapista, anche con un buon amico di cui ti puoi fidare o semplicemente puoi pensare a quello che provi (forse sei triste, forse sei arrabbiata, potresti pensare: perche fanno questo a me?) e lasciare che le emozioni escano.

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  32. erika ha detto:

    scusate, mi è scappato inavvertitamente un Invio; come scrivevo prima, mia madre è arrivata ad accusarmi di un crimine che non ho commesso, solo per farmi del male. Le narcisiste sono delle pazze furiose, e qualcuna – come la mia – non si limita al sorrisetto…..

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  33. Black Sheep ha detto:

    Due anni fa ho iniziato a perdere il sonno a causa dell’abuso narcisistico, provo anche ansia e depressione, sbalzi d’umore … sono ancora in rapporto con i tossicodipendenti, mia madre e il mio ex fidanzato. anche se sapevo qualcosa su cio che stava accadendo, non avevo mai abbastanza risorse per andarmene ..ho bisogno di psicoterapia, ma per ora non ne ho abbastanza soldi. non e sufficiente che io sia solo con una salute mediocre che combatte contro tutto questo, lei, mia madre, mi ha messo tutti contro di me. lei mi vuole morta, ma trovero una via per fuggire da questa persona tossica e non la voglio vedere mai piu.

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  34. Dustinthewind ha detto:

    Non so che fare, aiutatemi. Per favore, anche solo una parola di conforto…sto passando un momento difficile e non vedo vie di uscita.
    Mia madre è una narcisista maligna. Mio padre succube di lei, anaffettivo e immaturo con i figli, chi più ne ha…
    Vi lascio immaginare il mio inferno.

    Com’è possibile che esistano questi esseri ma soprattutto che non si possa fare niente per salvarsi?

    Che posso fare?

    Sono solo.

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    • Silvia ha detto:

      Ciao Dustinthewind.
      Se può esserti di aiuto potremmo scriverci via mail. Fammi sapere…
      Non siamo soli!!!
      Silvia

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    • Fabio ha detto:

      Credo che l’unità possibilità contro un narcisista, sia quella di allontanarsi. Tagliare tutte le relazioni, e riacquisire la propria indipendenza fisica, psicologica ed emotiva. Il narcisista è come un ragno che tesse la propria tela, intorno alla vittima. Ti isola per poterti controllare e per renderti un suo servo. Per il narcisista gli altri sono oggetti da usare per i propri meschini scopi. Sono creature misere, vivono in un deserto, la loro anima è moribonda.

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  35. Fabio Bastico ha detto:

    Mi pare di vedere il ritratto di mia madre,in più lei cercava qualsiasi scusa per sottomettermi, punirmi,umiliarmi e farmi soffrire.Quando eravamo con altre persone solamente mi insultava o schiaffeggiava ma quando eravamo soli dovevo obbedire a ogni suo ordine,darle del lei e chiamarla signora o padrona.Dovevo inoltre servirla e riverirla, aiutarla a vestirsi,accenderle la sigaretta e versarle da bere,farle il baciamano e indossava sempre i guanti in pelle nera, leccarle i piedi ogni volta che lo desiderava e strisciare ai suoi piedi ogni volta che me lo ordinava. Inoltre mi puniva ogni volta che sbagliavo a eseguire i suoi ordini o anche senza motivo,solo perchè desiderava farlo perchè provava piacere frustandomi,dopo calpestandomi sotto i tacchi a spillo (in tutti e due i casi piano) e infine sparandomi con una pistola giocattolo. Mi diceva sempre che la cosa che le da più piacere è quando mi spara perchè è un suo diritto farlo e che come mi ha fatto nascere e dato la vita può anche togliermela. Io comunque non l’ho mai odiata,anzi le ho sempre voluto bene e dopo un po’ provavo piacere a essere ai suoi ordini e a farmi punire tanto che sbagliavo apposta a eseguire i suoi ordini per farmi punire perchè godevo a vederla che provava piacere a farlo e quando capiva che sbagliavo apposta mi diceva che provava ancora più piacere. Solo questa cosa ha influito sui miei gusti sessuali,difatti tutte le donne che ho avuto erano tutte sadiche e dominatrici perchè i rapporti normali mi eccitano poco.

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  36. Bunny ha detto:

    UGUALE.Vado da quasi due anni da una psicologa (ovviamente quella pubblica dato che mia madre non doveva sborsare nulla) e lei continua a difendere mia madre con frasi ‘ma alla fine lo fa per il tuo bene’…’sono sicura che abbia buone intenzioni’…’è normale che un genitore si preoccupi quasi troppo’.Mi è incominciata a venire la puzza sotto al naso ultimamente..sta peggiorando mia madre..e se non mi fossi interessata al narcisismo non avrei mai capito che genere di persona mi abbia cresciuta.Mi ritrovo ad essere il ‘capro espiatorio’ e mia sorella la ‘figlia d’oro’..non ho manco un rapporto affettivo con mio padre.Dopo aver scoperto che mia madre rispecchia sotto tutti gli aspetti il narcisismo patologico…mi sento male..un’ennesima fitta al cuore..ennesima delusione da sto mondo..penso vivrò con una costante voglia di piangere e sfogarmi per giorni..non auguro a nessuno di trovarsi nella mia stessa situazione..

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  37. Fabio Bellini ha detto:

    Mia madre mi ha da sempre umiliato e punito anche senza motivo e mi ha sempre considerato di sua proprietà dicendomi che come mi ha fatto nascere ha il diritto di spararmi. Fin da piccolo abitavo solo con lei e dovevo servirla, riverirla, adorarla ed eseguire ogni suo ordine.Dovevo baciarle le mani quando me lo ordinava e indossava sempre i guanti in pelle nera dicendomi che non mi permetteva di baciarle senza perchè lei era tanto superiore a me.Quando eravamo soli a casa dovevo rivolgermi a lei chiamandola signora e darle del lei e ogni scusa era buona per punirmi e quando mi faceva soffrire vedevo che provava piacere.Ancora adesso mi dice che la cosa che desidera di più al mondo e che le darebbe più piacere di tutto sarebbe spararmi con la sua pistola da signora di piccolo calibro scaricandomi tutto il caricatore nell’addome per farmi soffrire fino a vedermi strisciare ai suoi piedi e non lo farebbe solamente per via delle conseguenze penali. L’altro anno mi ha mostrato quell’articolo di una madre in Michigan che ha sparato al proprio figlio dicendomi che non posso nemmeno immaginarmi di quanto piacere ha provato leggendolo. Dovrei odiarla ma non so perchè non ci riesco,anzi le voglio bene e quando mi diceva che proverebbe piacere a spararmi sono sicuro che le vorrei lo stesso bene e la perdonerei! Come mai non riesco a volerle male?

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    • mia madre è stata massacrata e quasi uccisa da quella merda di mio nonno e lei….. le voleva bene. sono difese, per sopravvivere all’orrore succede anchequesto. fino a poco tempo fa se c’era un serial killer nei dintorni avrei potuto innamorarmene tranquillamente. Oggi so cosa ho passato e so cosa attrae la mia ferita narcisistica. puoi diventare il maestro bsdm della storia slave o…. crescere e abbracciare la tua Vita. a te la scelta. anche la non scelta è una scelta.
      ti auguro gioia Vera!

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    • Laura ha detto:

      È una situazione troppo estrema perché si possa rispondere semplicisticamente “sindrome di Stoccolma” o che altro. Dipende anche da quanto anni hai, se sei ancora abbastanza giovane e “ingenuo” da sperare di cambiare la situazione ed ottenere il suo affetto, o sei abbastanza maturo da provare compassione per la sua incapacità di volerti bene. Il punto è che se le brutture che ti dice ormai ti scivolano addosso senza conseguenze, allora puoi permetterti di volerle bene senza avvelenarti ulteriormente la vita. Se invece ancora ci soffri, sarebbe bene prendere le distanze o almeno cercare un sostegno psicologico adeguato per gestire il tutto (io non sono medico, questo è solo la mia modesta opinione).

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  38. Angela Abbruzzese ha detto:

    Trovo l’ argomento trattato in ogni minimo dettaglio cosicché nessuna vittima o “capro espiatorio” possa avere qualche dubbio di non esserlo. Le caratteristiche psicologiche o psicopatiche vengono descritte in modo ampio ed accurato come del resto come del resto le sue strategie camaleontiche. Ho letto molti altri altri link ..ma nessuno esauriente ed esaustivo come questo. Grazie mi è servito ad avere più certezza del mio vissuto famigliare.

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  39. Irene ha detto:

    Si può guarire si deve guarire…
    spezzare la catena per non generare altre delusioni
    Ad un certo punto della vita non si può più dare la colpa a nessuno!!
    E mettersi in prima linea
    Io chi sono?
    Cosa posso fare di meglio?

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  40. amleta ha detto:

    Alla fine ce l’ha fatta a far diventare mia sorella uguale a lei. A dividerci e a far passare me per la mela marcia ovviamente. Dopo la morte di mio padre, succube e incapace di separarsi, sembrava cambiata. Ma era solo la sua esigenza materialistica di appoggiarsi a qualcuno. Visto che io non ho mai piegato la testa al suo volere lei mi ha fatto sempre la guerra nei modi più spietati. Adesso è riuscita a mettermi contro pure mia sorella, proprio bel regalo di Natale, che non ha battuto ciglio e si è mostrata più carnefice di lei. Non ho parole ma solo tanta tristezza. So che il tempo porterà giustizia a me e alla mia innocenza che loro vedono sempre come colpevolezza. Sono tutt’e due avide, invidiose, avare e distruttive. Il bello è che il No contact l’hanno deciso loro, perchè io son colpevole di non essere stata abbastanza presente, perchè ho una famiglia mia e una vita mia. Peggio per loro.

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